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One Piece: Eiichiro Oda ha rivelato di aver costretto Netflix a rigirare alcune scene dello show

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Basato sul manga di lunga durata di Eiichiro Oda, lo show d’avventura è incentrato sull’aspirante pirata Monkey D. Luffy e sulla sua ciurma, nota come i Pirati del Cappello di Paglia, che si avventurano per il mondo alla ricerca dell’omonimo tesoro che li renderà Re dei Pirati. One Piece, prodotto e distribuito dalla piattaforma streaming Netflix, segnerà il secondo adattamento in serie del manga, abbinato alla serie anime iniziata nel 1999 e che si avvicina ai 1100 episodi trasmessi.

In concomitanza con il panel del San Diego Comic-Con 2023, Netflix ha pubblicato una lettera emotiva del creatore, Eiichiro Oda, che riflette sull’imminente serie live-action

Una parte della lettera rivela che Oda ha spinto lo streamer a rigirare alcune scene del live-action, ritenendo che “non fossero abbastanza buone per essere messe al mondo”. Il creatore del franchise ha poi elogiato il ruolo di protagonista di Iñaki Godoy nei panni di Monkey D. Luffy e si è complimentato anche con il resto del cast e la troupe per “l’amore che hanno riversato” nell’adattamento e la collaborazione nel renderlo il migliore possibile.

Il prossimo live-action di One Piece segnerà il terzo tentativo di Netflix di adattare un manga per il pubblico, dopo il film del 2017 su Death Note e lo show su Cowboy Bebop.
A differenza dei precedenti adattamenti, però, questo live-action sembra avere un grande vantaggio nello stretto coinvolgimento di Oda nello sviluppo, comprese le riprese forzate per migliorarlo. Il vuoto nella produzione di Cowboy Bebop ha inizialmente portato all’ingresso del regista dell’anime Shinichirō Watanabe come consulente creativo, anche se i rapporti successivi hanno sminuito l’effettiva portata del suo coinvolgimento. Death Note non ha avuto alcun tipo di coinvolgimento del creatore originale nella sua produzione, sebbene Tsugumi Ohba e Takeshi Obata siano usciti in prossimità dell’uscita del film lodandone sia la fedeltà che le divergenze rispetto al manga di partenza.

Considerando i precedenti fallimenti di Netflix in questo campo, è comprensibile che il pubblico esiti a salire a bordo di un altro adattamento anime che potrebbe non andare oltre una stagione, ma se gli sforzi di Oda si dimostreranno vincenti nei confronti di scettici e critici, potrebbero essere sufficienti a innescare un passaparola positivo e a invertire la tendenza negativa dello streamer.

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