Oppenheimer vs Barbie: questa è stata la lotta che ha infiammato i cinema di (quasi) tutto il mondo nel mese di luglio. Da una parte il nuovo cupo e mastodontico thriller di Christopher Nolan che racconta la storia del creatore della bomba atomica, dall’altra il coloratissimo live action di Barbie firmato da Greta Gerwig. Ha fatto sorridere il web il fatto che due film così diversi uscissero nello stesso giorno: è nato così il Barbenheimer, un fenomeno social che ha messo le due pellicole l’una contro l’altra. Chi sta vincendo? Senza dubbio le sale cinematografiche che sono state invase da centinaia di spettatori, vestiti di rosa e di nero, che erano pronti a schierarsi dall’una o dall’altra parte.
Il fenomeno social ha finito per rendere popolare anche una donna, che suo malgrado si è ritrovata coinvolta nel Barbenheimer. Si tratta di una professoressa del Massachusetts, che si chiama Barbie Oppenheimer.
Professoressa in pensione e nonna di cinque nipoti, ha una forte connessione con i due film di successo. Sebbene si chiami Barbara all’anagrafe, ha scelto il soprannome Barbie per via del suo amore per la famosa bambola della Mattel. Quanto al cognome Oppenheimer l’ha ricevuto quando ha sposato il marito che era un lontano parente di J Robert Oppenheimer. In un’intervista rilasciata a Slate ha raccontato che sul web in molti le hanno scritto, divertiti da quella assurda coincidenza. Tuttavia il Barbenheimer in queste settimana le ha creato anche qualche piccolo problema, perché le persone pensavano che stesse scherzando, quando pronunciava il suo nome ad alta voce. Ha spiegato che ad esempio, in occasione di un check-in in albergo, l’addetto alla reception non le ha creduto, quando gli ha detto di chiamarsi Barbie Oppenheimer.
Messi da parte dei piccoli inconvenienti, la donna ha detto di essersi fatta travolgere dal fenomeno social e di aver comprato anche una t-shirt a tema Barbenheimer. Per rendere omaggio al suo nome, Barbie Oppenheimer è andata a guardare entrambi i film al cinema. Ha detto:
“Siamo andati a vedere Oppenheimer durante il primo weekend. […] E poi, circa due settimane dopo, siamo andati a vedere Barbie. Ci sono piaciuti entrambi in modo diverso. Sono due film molto diversi. […] Mi ha divertito vedere Barbie nel mondo di Barbie e poi in quello reale. Ho riso a crepapelle praticamente durante tutto il film. Oppenheimer, invece, è più serio… non che il femminismo non sia qualcosa di serio. C’erano delle tematiche davvero importanti: le donne di oggi camminano sulla strada tracciata dalle loro madri, che hanno vissuto l’epoca di Barbie. Non posso scegliere, sono felice di averli visti entrambi.”