Uno dei ritorni più attesi su Netflix è sicuramente Ozark (in questo articolo c’è tutto quello che sappiamo della quarta stagione): serie televisiva originale dello streamer, considerata dalla critica e dal pubblico come uno dei prodotti migliori della piattaforma.
Ozark segue le vicende di Marty Byrde (interpretato da Jason Bateman), un consulente finanziario costretto a sradicare di casa la sua famiglia e iniziare a riciclare milioni di dollari nel Missouri, dopo un incontro con un cartello della droga messicano andato terribilmente storto. Sebbene come sappiamo le riprese dello show sono iniziate, si sa relativamente poco della trama e nessuna data di uscita ufficiale è stata confermata. Ma Netflix ha annunciato che la quarta e ultima stagione dello show includerà 14 episodi e sarà divisa in due metà di sette episodi, e ciò la renderà la stagione più lunga fino ad oggi (Bateman ha anche affermato di sapere cosa succederà in questa ultima stagione).
Una delle novità della quarta stagione sarà la presenza, dietro la cinepresa, dell’attrice Robin Wright.
Wright ha interpretato il ruolo di Claire Underwood nell’acclamata serie House of Cards, oltre a dirigere 10 episodi sparsi nelle sei stagioni dello show. Ora l’attrice e regista si trasferirà nel territorio di Ozark per dirigere Laura Linney e Jason Bateman nella loro ultima stagione della serie televisiva.
Robin Wright sfrutterà la sua esperienza in House of Cards per Ozark
Come già anticipato, l’attrice Robin Wright dirigerà uno dei 14 episodi e in un recente episodio del podcast di Collider (Collider Ladies Night) ha detto che il suo tempo dietro la telecamera in House of Cards l’ha preparata per il ruolo.
House of Cards aveva uno stile chiaro a cui Wright ha detto di aver dovuto aderire come regista, il che significa che ha dovuto attenersi a determinati obiettivi ed evitare la telecamera a mano tra le altre restrizioni.
Ma ha anche dovuto capire come incorporare il proprio tocco stilistico. Allo stesso modo, l’attrice e regista ha detto che dovrà emulare lo stile distinto e blu di Ozark, riuscendo ad infondere anche la sua visione artistica come regista. Qui sotto la dichiarazione completa dell’attrice:
“È interessante perché, essendo su House of Cards, dovevamo aderire a uno stile. C’era una linea in quello show. Potevamo usare solo determinati obiettivi, non potevamo usare una telecamera a mano, non usare mai la steadicam (treppiede a sospensione). Ti sentivi confinata all’interno di questa struttura, ma è un ottimo modo per imparare, ‘Ok, non posso uscire dalla scatola dei giochi. Ok, come farò a girare il mio stile senza rompere quello dello show?” Sarà lo stesso, penso. E ora che ho capito, “Ok, come aderisco allo stile di Ozark continuando a portare il mio stile come regista?” Sì, vedremo come va!“
Il lavoro di Wright su House of Cards e Land è indicativo, e sarà sicuramente all’altezza della sfida. La sua esperienza di lavoro su una serie originale di Netflix incentrata sulla corruzione le servirà sicuramente nel ruolo di regista, e dovrebbe anche servire a Ozark, poiché lo show cerca di rimanere sulle note alte nel corso della sua stagione finale.
Se la quarta stagione continua a concentrarsi più su Wendy (Linney) e su Darlene (Lisa Emery), che su Marty, o su qualsiasi altro antagonista, incorporare la prospettiva di una donna da dietro le quinte probabilmente aiuterà a mantenere l’autenticità dei personaggi.
Ma indipendentemente dalla trama, che le verrà data da gestire all’interno dell’episodio, la Wright ha le capacità per creare un’ambientazione complessa e straordinaria. Si spera che la scrittura della quarta stagione sia alla pari con quella della terza, in modo tale che l’arte da regista di Robin Wright possa davvero brillare.
La terza stagione è stata la più forte di Ozark fino adesso, ma con la posta in gioco più alta, il conteggio degli episodi più alto e i nuovi volti dietro la telecamera, la stagione ha il potenziale di essere la migliore dello show.