Attore e musicista statunitense, Penn Badgley è conosciuto principalmente per aver prestato il volto al personaggio di Dan Humprey in Gossip Girl e soprattutto di Joe Goldberg in You, celebre thriller targato Netflix. L’attore, che rivedremo presto nei panni di un inquietante stalker, ha recentemente raccontato di una particolare condizione di salute che, da bambino, lo ha portato a rischiare seriamente di morire in più di un’occasione.
Penn Badgley è fortunato, oggi, a poter raccontare la propria storia: da bambino ha rischiato di morire
L’attore, che abbiamo conosciuto e apprezzato per la prima volta nel teen drama Gossip Girl, ha raccontato di essere nato prematuro, con ben due mesi di anticipo rispetto al previsto. A causa di questa problematica, sia i medici che sua madre hanno dovuto rianimarlo in più di un’occasione, altrimenti il suo cuore e i suoi polmoni si sarebbero fermati. Questo, purtroppo, ha inoltre influenzato moltissimo la sua prospettiva sia sulla vita in generale che sulla genitorialità . Queste le parole del protagonista di You in occasione del podcast HypocondriActor: “Ero attaccato a un monitor che emetteva un segnale acustico molto forte. I dottori sostanzialmente hanno detto a mia madre, tipo, ‘Questo accadrà di continuo quindi dovrai rianimarlo’, ed è successo fino a circa un anno di età ”
Penn Badgley non ha ricordo di quei terribili momenti, ma tutto ciò ha influito pesantemente sulla sua vita adulta
L’attore non ha ovviamente ricordi di quei momenti che risalgono al suo primo anno di vita, ma i racconti dei suoi parenti lo hanno portato a conoscere ogni dettaglio significativo. Ha infatti continuato: “Magari ero sul sedile posteriore, seduto sul seggiolino e collegato al monitor. E se il monitor si spegneva, chi si trovava lì doveva semplicemente toccarmi. Un tocco umano mi svegliava. Sono estremamente sensibile al tatto. L’ho appena notato nella mia vita, e in seguito ho capito che probabilmente dipende da questo”. Ciò significa che, nonostante sia passato molto tempo e Penn Badgley non ne abbia dei veri e propri ricordi, questi istanti hanno comunque lasciato un segno indelebile su di lui.
L’attore ha inoltre ammesso che il suo passato ha influito pesantemente anche sul suo rapporto con la morte e con l’essere genitore. Ha infatti affermato: “La morte non mi spaventa. Sembra strano da dire, ma in qualche modo sento che abbiano lasciato un segno quelle prime esperienze che ho avuto… tipo, posso entrare in una modalità molto solitaria e meditativa. Pensando al mio bambino ora, mi rendo conto che in realtà mi ha influenzato. Ha influenzato il mio modo di vedere la vita. Il mio bambino è così gioioso, e penso che avrei potuto esserlo anch’io”