Queen Charlotte, l’atteso spin-off di Bridgerton, è la serie tv più vista su Netflix in questo momento. In attesa della terza stagione della serie romance ambientata nell’era Regency, i fan hanno potuto conoscere l’appassionata storia d’amore della regina Charlotte e del re George III. Shonda Rhimes non ne sbaglia una ed è riuscita a trovare l’idea giusta per produrre uno spin-off che si è rivelato all’altezza della serie originale, oltre che estremamente godibile. A interpretare le versioni giovani dei due personaggi che avevamo già conosciuto in Bridgerton, sono stati Corey Mylchreest e India Amarteifio, che hanno dimostrato di avere una buona chimica sullo schermo. L’attore inoltre è stato particolarmente bravo nell’interpretare un personaggio piuttosto complesso come re George III che dietro la perfetta immagine da principe azzurro nasconde più di un segreto.
Corey Mylchreest ha svelato i modelli ai quali si è ispirato per riuscire a interpretare le due anime di re George III.
Un sovrano brillante e affascinante in pubblico, un uomo fragile tormentato da una grave malattia mentale in privato: questo è il re di Bridgerton. L’attore ha avuto l’arduo compito di portare in scena in Queen Charlotte entrambi gli aspetti del sovrano e per riuscirci, ha cercato qualcuno da cui prendere ispirazione. In un’intervista a The Wrap Corey Mylchreest ha ammesso di aver ripreso dal famoso attore di Arrested Development, Jason Bateman, il senso dell’umorismo e il fascino magnetico di re George III:
“C’era un posto in George poteva andare, simile all’atteggiamento che ha Jason Bateman quando rilascia interviste. [Lui] è così rapido, così divertente e così affascinante in modo brillante. In un modo che mi fa pensare: ‘Sicuramente questo non può essere il livello in cui si trova sempre’. George ha sicuramente quella capacità di proteggersi e proprio attraverso questa protezione è diventato così affascinante da riuscire ad abbagliare chiunque.”
Per mostrare al meglio i tormenti del suo personaggio però la star di Queen Charlotte ha deciso di ispirarsi a una delle serie più apprezzate del momento, Succession. Guardando una scena in cui Jeremy Strong era riuscito a far percepire al pubblico tutto il peso che portava sulle spalle il suo Kendall Roy, Corey Mylchreest ha capito che voleva fare lo stesso. Così, come ha spiegato nell’intervista, ogni mattina prima di cominciare a girare ha iniziato ad ascoltare la colonna sonora di Succession:
“C’era un brano musicale di Succession che ascoltavo quando mettevo l’anello che indossava George, e quella era proprio l’ultima cosa che facevo prima di iniziare la giornata di riprese. Era quasi come il cane di Pavlov. Ricordo di aver visto Succession, e c’è un momento in cui Jeremy Strong guarda in basso, e c’era questa musica, e io ho detto ‘È lui’. Quello è George’. La sua è stata un’accettazione e una rassegnazione a una vita che lo aspettava, una vita che disperatamente non desiderava, da cui cercava disperatamente di liberarsi, ma che sapeva stava per arrivare”.