Il celebre regista Quentin Tarantino è recentemente tornato al parlare del cinema dei “giorni nostri” (qui la sua personale lista di 7 film perfetti), soffermandosi in modo particolare sui disclaimer che riguardano i contenuti che potrebbero essere potenzialmente offensivi e che sembra vengano posti sempre più frequentemente all’inizio dei film. Il produttore cinematografico si è dunque detto scontento di questa “recente moda”, criticando inoltre coloro che arrivano a sentirsi offesi da una pellicola.
Quentin Tarantino si è scagliato contro coloro che si sentono “offesi” dai contenuti dei film
Il regista ha affermato a tal proposito: “Rifiuto la parola “offeso”. Chiunque può sentirsi offeso da qualsiasi cosa. Francamente, penso che il più delle volte – anche se ci sono senza dubbio delle eccezioni – dire di sentirsi “offesi” da un film è la prima risposta di una mente molto ristretta. “Non mi piaceva, ed ecco perché, bla bla bla…” Ma, amici miei, sentirsi addirittura offesi..? L’arte non è un’offesa. E, anche se, in alcuni rari casi, posso comprendere, è semplicemente ridicolo rimanere offesi dal contenuto di un film“. Quentin Tarantino ha poi continuato il proprio discorso, ammettendo di essersi sentito a sua volta “offeso” da un film in particolare che è stato rilasciato 10 anni fa. Pur non rivelando il nome della pellicola in questione, ha affermato: “Ecco, c’è un film uscito negli ultimi dieci anni – che non citerò – che mi ha davvero offeso. Ma più ci pensavo, più mi rendevo conto che si trattava di un mio problema. Un mio f**tuto problema. Lo trovavo razzista. Avrei voluto malmenare il regista. Penso ancora oggi che si tratti di un film razzista. Ma alla fine, amici miei, si tratta solo di un c**zo di film“
Quentin Tarantino ha affermato di essersi sentito offeso da un film, ma di aver capito che era un “suo” problema
Il celebre regista non ha dunque avuto peli sulla lingua nell’affermare il proprio punto di vista. Ricordiamo che Tarantino sta per iniziare la produzione di The Movie Critic, l’attesissimo decimo film della sua carriera che sarà anche l’ultimo. A proposito di questa decisione, ha precedentemente affermato: “È solo che faccio film da 30 anni e sono pronto a smettere. Voglio scrivere un secondo volume di Cinema Speculation che comprenda anche gli anni ’70, ma con altri film, anche della mia adolescenza. E poi salterò agli anni ’80 e parlerò anche di cinema al di fuori dagli Stati Uniti“