Quentin Tarantino, uno dei più grandi registi viventi, ha diretto anche molti episodi per il piccolo schermo. Infatti, ha diretto le puntate di molte serie tv come CSI – Scena del crimine o E.R. – Medici in prima linea. Pare che Tarantino sia stato chiamato sul set del noto medical per dare la sua impronta registica al ventiquattresimo episodio della prima stagione, dopo che affermò di essere un grande fan dello show. Ora, dopo aver deciso di non fare più film, ritenendo che ormai la regia sia una cosa da giovani, ha annunciato un anno fa che tutti gli episodi di Bounty Law saranno diretti da lui. Il futuro di Quentin Tarantino lo porterà a concentrarsi nel mondo delle serie tv? Questo non lo sappiamo, ma sicuramente tutte le piattaforme di streaming farebbero di tutto per accaparrarsi un regista come lui. Oggi torniamo indietro nel tempo a quando reduce del successo di Pulp Fiction, venne chiamato a dirigere un episodio di E.R. – Medici in prima linea.
All’epoca l’episodio diretto da Quentin Tarantino fu un enorme successo.
La puntata intitolata Motherhood, andata in onda nel 1995 sulla NBC, ha raccontato il rapporto tra madre e figlio in due storie che si sono intrecciate alla fine. All’inizio Chloe, la sorella di Susan, partorisce una bambina che viene chiamata come sua zia. In ospedale si presentano i signori Lewis, i genitori delle due ragazze, che rivelano a sorpresa di non voler accogliere Chloe in casa per aiutarla con la sua bambina. Nonostante le insistenze di Susan i due coniugi sembrano essere irremovibili nella loro decisione. Nel frattempo Benton riceve una chiamata dalla casa di cura dove era ricoverata sua madre e scopre che la donna è deceduta. Viene colto quindi dai sensi di colpa per aver sacrificato il suo rapporto con lei in nome di una sfolgorante carriera e riesce a confessare le motivazioni della sua sofferenza solo a Jeanie.
Dietro la macchina da presa Quentin Tarantino amplifica la drammaticità delle scene con una copiosa quantità di sangue e con molte sequenze piuttosto raccapriccianti, come quella in cui a un membro di una gang viene mozzato un orecchio. Ora, dopo quasi 26 anni, abbiamo scoperto un dettaglio molto interessante sulla regia di questo episodio: Quentin Tarantino ha usato uno stratagemma per evitare che la rete modificasse le sue riprese in sala montaggio. A raccontarlo è stata Julianna Margulies durante la reunion del cast di E.R. – Medici in prima linea:
“Quentin Tarantino era grande fan dello show al punto che quando venne per dirigere un episodio, girammo solo una volta ogni scena. Così il network non ebbe scelta, non potevano montarlo a loro piacimento. Provammo e riprovammo senza sosta, numerose volte, per far sì che al momento di girare la scena fosse perfetta e si potesse andare avanti. Chiesi a Quentin perché stesse facendo così e mi rispose ‘Così sarà la per forza la mia versione dell’episodio’“.
Dunque Tarantino ha girato tutte le scene dell’episodio in piano-sequenza così che in sala montaggio arrivasse solo un solo ciak. In questo modo i capi della rete non avrebbero potuto cambiare in alcun modo la sua visione della puntata. I dirigenti della NBC non dovettero arrabbiarsi per questa sua particolare scelta, dato che la puntata registrò un numero impressionante di spettatori: venne vista da 33 milioni di spettatori.
Durante la reunion di E.R. – Medici in prima linea il cast ha avuto anche modo di rispondere ad alcune domande dei fan e di parlare della possibilità di realizzare un revival del medical drama.
Riguardo questa questione tutti gli attori sono convinti che sarebbe una pessima idea perché sarebbe davvero difficile ricreare la magia della serie. George Clooney, che durante la quarantena ha riguardato la serie tv insieme a sua moglie, ha detto:
“Non lo so. La parte più difficile è che quando guardi lo spettacolo costantemente per così tanti anni, sarebbe difficile essere sicuri che potresti riportarlo al livello a cui lo abbiamo portato noi. Non sono sicuro che sia una buona idea.“
Anthony Edwards, che interpretava Mark Greene, è tornato poi a quei giorni speciali ricordando la speciale atmosfera che si respirava sul set:
“È una di quelle cose in cui la felicità e la gioia erano sul set, e tutta la follia era in giro. Ma quando venivi al lavoro e quando recitavi con tutte queste persone meravigliose, ridevamo senza sosta. Mi sembra di aver riso e di essere rimasto innamorato per otto anni. Amo tutte queste persone e mi mancano”.