Provate anche solo per un attimo a distogliere lo sguardo da quello che è il panorama di Grey’s Anatomy. Quello che tutti noi apprezziamo da ben quattordici stagioni. Questa volta parleremo di vite vere. Reali esperienze mediche dai quali i produttori del medical drama hanno preso spunto. La realtà dei fatti ci porta direttamente all’Università di Pittsburgh, ma le sorprese non sono finite. A questo punto della story-line i nostri protagonisti sono alle prese con il Surgical Innovetion Contest, che decreterà il miglior chirurgo con la migliore idea innovativa.
Uno dei partecipanti al contest è senza dubbio Meredith Grey con la rigenerazione di un rene. Questa idea, però, è realmente in lavorazione grazie ad una giovane ricercatrice palermitana. Stiamo parlando dello studio di Maria Giovanna Francipane, ricercatrice palermitana della Fondazione Rimed. Maria Giovanna e il team del professor Lagasse al McGowan Institute for Regenerative Medicine dell’Università di Pittsburgh sono stati contattati direttamente dagli autori per questa scoperta.
In Grey’s Anatomy l’idea della proposta innovativa arriva durante il dodicesimo episodio. Meredith è alle prese con un’operazione complicata. Trova nel corpo della sua paziente numerose piccole milze che sono venute a ricrearsi a causa di una splenectomia mal riuscita. Meredith e Jo (interpretata da Camille Luddington) sono in sala operatoria ed è proprio grazie alle parole della tirocinante che a Meredith viene l’idea: “Peccato che questi frammenti non abbiano dato vita a qualcosa di utile come un rene o un fegato”.
E sarà proprio questa la proposta che la dottoressa Grey porterà al contest: l’ingegnerizzazione di tessuto epatico all’interno di organi linfatici. Che nella vita reale è opera della palermitana Maria Giovanna Francipane che spiega il motivo della sua ricerca:
L’obiettivo della mia ricerca è riuscire a trovare un’alternativa al trapianto di rene, in modo da ridare speranza alle migliaia di persone che soffrono di insufficienza renale cronica e che restano anni in attesa della disponibilità di organi da trapiantare.
Nella realtà tutto questo rappresenta un grande passo avanti per la medicina e soprattutto per l’Italia che esporta all’estero i suoi migliori cervelli. In Grey’s Anatomy è ancora tutto da vedere.
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