Ricky Gervais, il famoso e sovversivo stand up comedian inglese, ha fatto infuriare la comunità transgender di recente. Ieri è sbarcato sulla piattaforma di streaming Netflix il nuovo atteso spettacolo del comico intitolato Ricky Gervais: SuperNature. Questo non è il primo frutto nato dalla collaborazione del comico inglese con il colosso dello streaming. Gervais ha realizzato per la piattaforma anche una serie tv, After Life, che quest’anno si è chiusa con la terza stagione. Inoltre aveva già sollevato diverse polemiche il mese scorso, quando era intervenuto nella polemica relativa allo schiaffo dato da Will Smith a Chris Rock. Questa volta tuttavia sono state alcune battute fatte da Gervais durante lo spettacolo a scatenare l’indignazione della comunità LGBTQ+.
Il GLAAD ha duramente attacco lo show SuperNature, definendolo uno spettacolo transfobico.
Il GLAAD è un’associazione non governativa che si batte per i diritti della comunità LGBTQ+, soffermandosi soprattutto sulla rappresentazione che viene fatta dei membri della comunità nei media. Qualche ora fa sull’account Twitter dell’associazione sono comparsi dei tweet contro lo show di Ricky Gervais. Nello spettacolo il comico ha fatto diverse battute che sono state giudicate offensive e transfobiche. Ecco cosa ha scritto il portavoce dell’associazione:
“Abbiamo visto lo speciale della ‘commedia’ di Ricky Gervais su Netflix, quindi non dovete farlo. È pieno di invettive esplicite, pericolose e transfobiche mascherate da battute. Fa anche retorica anti-gay e diffonde informazioni imprecise sull’HIV. Attenzione Ricky e Netflix: le persone che vivono con l’HIV oggi, quando seguono una cura efficace, conducono una vita lunga e sana e non possono trasmettere l’HIV ad altri“.
Il portavoce ha proseguito, arrivando a sostenere che lo spettacolo violerebbe la politica di Netflix che proibisce i contenuti che istigano odio. Infine ha esortato la piattaforma a sostenere i comici LGBTQ e coloro che non attaccano la comunità:
“Netflix ha una politica secondo cui i contenuti ‘progettati per incitare all’odio o alla violenza’ non sono consentiti sulla loro piattaforma, ma sappiamo tutti che i contenuti anti-LGBTQ fanno esattamente questo. Sebbene Netflix offra alcuni spettacoli LGBTQ rivoluzionari, si rifiuta di far rispettare la propria politica nell’ambito della commedia. La comunità LGBTQ e i nostri alleati hanno chiarito che i cosiddetti comici che vomitano odio al posto dell’umorismo e le società di media che danno loro una piattaforma saranno ritenuti responsabili. Nel frattempo, ci sono MOLTI comici LGBTQ divertenti da supportare”
Mentre Netflix non ha ancora commentato la vicenda, Ricky Gervais aveva già spiegato in un’intervista perché avesse deciso nel suo spettacolo di scherzare su qualsiasi argomento senza reputare nulla un tabù. Ospite da Stephen Colbert al Late Show ha detto:
“Penso che le persone si offendano quando scambiano l’argomento di una battuta con l’obiettivo reale, e le persone intelligenti sanno che puoi toccare qualsiasi argomento, in particolare quando hai a che fare con qualcosa come l’ironia”.
Non è la prima volta che uno show comico di Netflix viene giudicato transfobico: anche lo speciale di Dave Chappelle, The Closer, aveva sollevato un polverone. Al tempo il CEO di Netflix aveva deciso di difendere la libertà creativa di Chappelle, vedremo se anche questa volta deciderà di fare lo stesso con Gervais.