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Ridley Scott difende Blade Runner dalle critiche dopo quasi 40 anni: «Non è lento»

Ridley Scott
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Ridley Scott ha difeso uno dei suoi film più amati dalle ingiuste lamentele dei critici, a quasi quarant’anni dall’uscita al cinema.

Il regista inglese ha diretto tantissime opere cinematografiche che sono diventate dei veri e propri cult. Alien, Thelma & Louise e Il Gladiatore sono solo alcuni dei grandissimi successi che ha firmato, imprimendo una duratura impronta nella storia del cinema. Tuttavia c’è stato un film di Ridley Scott con protagonista Harrison Ford che alla sua uscita non ha colpito né il pubblico né la critica. Considerato oggi un classico della fantascienza, Blade Runner al tempo ha diviso i critici: se qualcuno ne ha riconosciuto i meriti tecnici, altri hanno accusato il regista di aver realizzato un film troppo lento e privo di azione.

Ridley Scott non ha affatto dimenticato quei giudizi impietosi, rivolti a Blade Runner, e di recente è tornato sulla questione.

Il regista inglese ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa e rispondere alle critiche, che erano state rivolte al film quasi quarant’anni fa. Questo è quanto è accaduto nel corso di un’intervista rilasciata da Ridley Scott a Total Film. Nella dichiarazione riportata dal sito di Slash Film si legge:

Non vedevo Blade Runner da 20 anni. Davvero. Ma l’ho appena guardato. E non è lento. Le informazioni che ti arrivano sono così originali e interessanti, parlano di creazioni biologiche e di attività minerarie fuori dal mondo, che, a quei tempi, dicevano che erano stupide. Io dico: andate a farti f******!

Riguardando la pellicola, Ridley Scott si è reso conto di quanto il film sia stato ingiustamente sottovalutato e stroncato dalla critica. In particolare ha ricordato una recensione scritta da Pauline Kael, che al tempo aveva demolito Blade Runner:

Ha distrutto il film in quattro pagine, mi ha distrutto. È stato difficile per me realizzarlo, ma pensavo di aver creato qualcosa di speciale. E poi vederlo ucciso così… Ha davvero influenzato l’uscita del film. Ho preso quelle pagine e le ho incorniciate nel mio ufficio. Sono ancora lì oggi perché c’è una lezione da imparare: quando pensi di avercela fatta, non hai capito un c****.

Come ha giustamente ricordato, la produzione del thriller fantascientifico è stata molto travagliata e difficile. Ridley Scott ha dovuto combattere contro gli Studios e contro i produttori per realizzare quel film in cui credeva tanto. Se lo ha fatto è stato perché sapeva che stava realizzando un’opera che avrebbe fatto la storia. Ha spiegato:

Le riprese sono state una brutta esperienza per me. Avevo dei partner orribili. Avevo avuto molto successo nella gestione di un’azienda e sapevo che stavo realizzando qualcosa di molto, molto speciale. Quindi non avrei mai accettato un no come risposta. Ma non loro non avevano capito quello che avevano tra le mani. Lo stavo filmando e lo stavo montando. E quando siamo arrivati a metà, mi hanno detto tutti che era troppo lento. Come regista però devi imparare che non puoi ascoltare nessuno. Sapevo che stavo facendo qualcosa di molto, molto speciale. E ora è uno dei film di fantascienza più importanti mai realizzati, di cui tutti si nutrono. Ogni dannato film.”