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Ripley, nata come miniserie, continuerà con una seconda stagione? L’autore: «La farei se potessi»

Ripley
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Cosa succede quando una miniserie diventa… maxi? Ovvero: cosa succede se il successo è tanto grande da far venire voglia di andare oltre con altre stagioni? Quello che potrebbe succedere a Ripley.

Continua il percorso “parallelo” con un’altra miniserie uscita nell’ultimo periodo, pur diversissima: Shōgun. Le due ore, distribuite rispettivamente da Netflix e Disney+, condividono infatti un importante successo di critica e pubblico, contendendosi lo scettro di miglior miniserie del 2024. Ma non solo: stando alle ultime informazioni, la tentazione di non fermarsi all’unica stagione inizialmente prevista è forte. Lo è sicuramente nel caso di Shōgun, come abbiamo riportato negli scorsi giorni. E altrettanto si può dire per Ripley, una delle miniserie d’autore più intriganti degli ultimi anni.

Con una differenza sostanziale: mentre Shōgun dovrebbe ricorrere alla storia vera per dare un seguito al materiale originato dal romanzo omonimo di James Clavell, Ripley potrebbe attingere ad altri quattro racconti scritti da Patricia Highsmith, creatrice del personaggio di Tom Ripley.

Lo sa bene Steven Zaillan, autore della straordinaria miniserie Netflix. Nessuna forzatura, nessun volo pindarico per spremere il franchise: portare avanti Ripley avrebbe senso da svariati punti di vista. Ma ci sono dei ma, affrontati dallo sceneggiatore in una recente intervista rilasciata a Collider.

Questo uno dei passaggi principali: “Ci sono altri libri che sono davvero belli. Lo rifarei se potessi, ma ciò significherebbe impiegare altri cinque anni per realizzarlo? Dovrei pensare anche a questo aspetto. Ma per quanto riguarda la continuazione del personaggio, sì, penso che ci sia molto di più da rivelare su Tom Ripley. Subisce molti cambiamenti nel corso dei cinque romanzi e sono tutti interessanti, perciò sì, assolutamente. Sono stati realizzati anche dei film sugli altri libri. Quindi, date le giuste circostanze, lo farei”.

Insomma, l’idea c’è. Ma al momento è solo un’idea.

Una cosa, tuttavia, è certa: visto lo straordinario lavoro di adattamento del primo romanzo, saremmo fiduciosi se davvero ci creassero “le giuste circostanze”.

Vi terremo aggiornati in caso di novità.