Diventato conosciuto in tutto il mondo prima per il ruolo di Cedric Diggory in Harry Potter e il Calice di Fuoco e poi per aver interpretato Edward Cullen nella saga di Twilight, Robert Pattinson è oggi un attore affermato con alle spalle anche progetti indipendenti come The Lighthouse e grandi produzioni cinematografiche, in film come Tenet e The Batman.
Gli inizi della carriera, soprattutto il successo ottenuto con Twilight, sono stati frenetici. All’epoca anche Zac Efron viveva una situazione simile, alle prese con l’enorme successo di High School Musical che l’ha visto nel ruolo di Troy Bolton.
Essendo quindi consapevole di ciò che avviene quando un progetto diventa un fenomeno di massa, Efron cercò all’epoca di essere di supporto a Pattinson.
Robert Pattinson e il grande successo di Twilight e il supporto di Zac Efron
Come riporta IndieWire, Zac Efron ha detto a The New York Times Style di comprendere la situazione che viveva Robert Pattinson a causa del “folle” successo nei primi anni 2000. Dice:
“Erano tempi fuori di testa. Volevo assicurarmi che lui stesse bene perché sapevo ciò che tutta quella roba stava facendo a me”.
Al New York Times Style, Pattinson ha rivelato di aver vissuto con una certa apprensione quei momenti:
“Ero consapevole che a nessuno importasse davvero di me. Era come essere carne fresca, il loro pensiero era: ‘Non sei neanche un essere umano'”.
L’attore ha anche rivelato di aver sviluppato meccanismi di autodifesa e ha ammesso di aver raccontato parecchie bugie durante le conferenze stampa e le interviste in quegli anni.
L’interprete di Edward nei film della saga di Twilight ha inoltre detto che è ancora riconosciuto per il ruolo del vampiro, nonostante i progetti successivi e l’iconica parte di Bruce Wayne. Ricordando un incontro in un aeroporto, Pattinson ha raccontato: “Mi hanno detto: ‘Ehi, sei il tizio di Twilight. Perché hai smesso di recitare?’. Ho reagito dicendo: ‘Ehm, sono Batman?’. Si è messa semplicemente a ridere”.
Recentemente Pattinson ha anche parlato del suo possibile ritiro dalla recitazione.