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Ryan Reynolds rifiutò un ruolo importante in Buffy a causa di alcuni ricordi dolorosi

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Conoscendo oggi il grande impatto che un’iconica serie come Buffy l’Ammazzavampiri ha avuto nel mondo delle serie tv, verrebbe facile pensare che gli attori che al tempo dei casting hanno rinunciato ai ruoli offerti nello show siano profondamente rammaricati delle scelte fatte al tempo. Non è il caso di Ryan Reynolds, che della sua decisione sembra non essersi mai pentito.

Certo, la grandezza di un prodotto come quello dedicato alla Cacciatrice, capace di fare da apripista ad alcune delle maggiori rivoluzioni del panorama seriale, grazie ai temi trattati, alle puntate innovative come la favolosa Hush e alle novità strutturali introdotte, è qualcosa che nessun attore o appassionato seriale può negare. Eppure non possiamo di certo dire che la carriera di Ryan Reynolds abbia risentito della mancata partecipazione a questo piccolo pezzo di storia televisiva.

L’attore, infatti, è riuscito a raggiungere l’apice del successo, diventando un iconico volto Marvel e lavorando in diverse produzioni di rilievo. Ma a renderlo sicuro di aver fatto la scelta corretta nel rinunciare al ruolo offertogli in Buffy non è il vasto curriculum che si porta dietro, bensì la profonda ragione che ha mosso la sua decisione.

Quando, infatti, a Ryan Reynolds fu proposto di entrare a far parte del cast di Buffy nei panni di Xander Harris, non fu per mancata fede nel progetto o altri impegni lavorativi che l’attore rifiutò l’offerta, bensì per dei radicati traumi che afferivano al suo passato.

Ryan Reynolds

Erano gli anni ’90, e un ancora giovanissimo Ryan Reynolds iniziava a muovere i primi passi in tv, raccogliendo gran parte del successo nella tv e nel cinema canadese. Uno dei suoi primi ruoli fu proprio nel teen drama canadese Hillside, trasmesso dal 1991 al 1993.

Fu in quegli anni che la produzione di Buffy l’Ammazzavampiri iniziò a prendere forma, e all’attore si spalancò improvvisamente la porta di un nuovo progetto potenzialmente rivoluzionario.

I produttori stavano ancora scegliendo i membri principali del loro cast e il nome di Reynolds era in lizza per vestire i panni dell’impacciato Xander, il leale amico di Buffy che con la sua umanità e il suo coraggio è riuscito a conquistare migliaia di spettatori.

Con il suo senso dell’umorismo e la sua tenacia nell’aiutare la cacciatrice, Xander Harris rappresentava un personaggio centrale nella storia di Buffy, l’unico ragazzo normale in un gruppo di supereroi, destinato a sobbarcarsi il faticoso compito di dimostrare che per essere eroi non servono poteri sensazionali, ma solo un buon cuore e la voglia di dedicare la propria vita a qualcosa di grande.

Si trattava di un personaggio certamente interessante, che avrebbe rappresentato per Reynolds un’opportunità senza precedenti. Ma lo script della serie aveva un ostacolo, un problema insormontabile che per l’attore fu decisivo nella sua scelta di non accettare la parte: la serie era ambientata in un liceo.

In un’intervista per The Toronto Star datata 2008, l’uomo ha spiegato la ragione del suo rifiuto.

Adoro quello show e ho adorato Joss Whedon, il creatore dello show, ma la mia più grande preoccupazione era che non volevo interpretare un ragazzo al liceo. Ero appena uscito dal liceo e la mia esperienza lì era stata terribile!

La parte a quel punto fu assegnata a Nicholas Brendon e divenne il ruolo più importante nella carriera dell’attore. Ma nonostante ciò, Reynolds non si pentì mai della scelta presa, poiché per lui ogni passo della sua vita, compresi gli eventi traumatici del liceo e le terribili esperienze di bullismo subite alle elementari, costituiscono parte integrante della persona che è oggi.

Non mi pento di nulla. Non mi pento di essere stato picchiato alle elementari dal vicino di casa. Tutte queste cose mi hanno portato dove sono. Hanno forgiato il mio carattere. Non ho rimpianti per aver fatto nessuna di queste cose.

Fortunatamente la carriera dell’attore non fu intaccata da quell’intoppo, che successivamente ricevette numerosi altri ruoli di prestigio, che portarono l’uomo a raggiungere un successo più che meritato.