SanPa al centro di una nuova polemica e questa volta Netflix riceve una pesante querela. Inoltre, tra le pessime notizie della settimana c’è la prematura morte di Paul Ritter, protagonista di Chernobyl, il brutto motivo per cui Krista Vernoff ha abbandonato la serie Streghe e le prime foto dal set de Le Superchicche che hanno fatto infuriare i fan. Tutto questo è molto di più in 7 pessime notizie sulle Serie tv.
THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER: WYATT RUSSELL MINACCIATO DI MORTE
Il ruolo del “nuovo” Capitan American è stato ormai ufficialmente assegnato a Wyatt Russell come ben sanno i fan The Falcon and the Winter Soldier. Nella serie l’attore veste infatti i panni di un Cap diverso, di nome John Walker, un personaggio che nei fumetti non è conosciuto con il nome di Capitan American, ma di U.S. Agent.
E la cosa non è andata giù a parecchi fan, i quali non hanno gradito la nuova “versione” del personaggio storicamente interpretato da Chris Evans. Per quanto alcuni abbiano mantenuto dei toni pacati, seppur critici, altri si sono ingiustamente scagliati contro Russell minacciandolo addirittura di morte. Un account fanmade su Twitter, che la gente pensava fosse la pagina ufficiale dell’attore, è stato disattivato perché le critiche ricevute erano troppe. Fortunatamente una nutrita schiera di fan è rapidamente corsa in difesa dell’attore, dicendo che sta solo facendo il suo lavoro e che non dovrebbe essere criticato per aver ricoperto il ruolo del nuovo Capitan America.
CHERNOBYL: PAUL RITTER, ANATOLY DYATLOV NELLA SERIE, È MORTO A SOLI 54 ANNI
Chernobyl, una delle serie evento del 2019, ha purtroppo perso uno dei suoi protagonisti. Si è infatti spento all’età di 54 anni Paul Ritter che interpretava nella serie Anatoly Dyatlov, l’ingegnere che stava conducendo i test nel reattore al momento dell’esplosione.
L’attore aveva un tumore al cervello contro cui ha combattuto fino alla fine. È stato il suo agente a comunicare la notizia: «È con grande tristezza che possiamo confermare che Paul Ritter è morto ieri sera. È morto pacificamente a casa con sua moglie Polly e i figli Frank e Noah al suo fianco. Aveva 54 anni e soffriva di un tumore al cervello. Paul era un attore di eccezionale talento che interpretava un’enorme varietà di ruoli sul palcoscenico e sullo schermo con straordinaria abilità. Era ferocemente intelligente, gentile e molto divertente. Ci mancherà moltissimo»
POWERPUFF: LE PRIME FOTO APPARSE ONLINE NON PIACCIONO AFFATTO AI FAN
Le riprese della serie Powerpuff, il progetto live-action ispirato alle avventure animate de Le Superchicche, sono in corso e le prime foto scattate sul set sono apparse online ma i fan non sono affatto contenti di ciò che hanno visto.
Le foto ritraggono infatti Lolly, Dolly e Molly con i loro tipici costumi colorati ma in molti hanno notato la sciattezza di questi outfit. I fan temono infatti che l’aspetto finale dello show sia fin troppo a basso budget, pur ammettendo la somiglianza con la serie animata, e c’è persino chi chiede fin da ora di cancellare la serie. Alcuni dei commenti parlano degli abiti come se fossero dei costumi di Halloween o realizzati da studentesse del liceo, ma c’è chi inoltre ipotizza si tratti di una scelta temporanea o legata solo ad alcune scene.
«Al mio primo anno di college delle ragazze in fondo al corridoio hanno fatto dei costumi da Superchicche per Halloween con tanta buona volontà, cose dal negozio tutto a un dollaro, una pistola per colla a caldo e poi hanno cucito tutto a mano. Onestamente sembravano migliori. E non sto esagerando».
THE O.C. – RACHEL BILSON FU VITTIMA DELLA BANDA “BLING RING”: «UNA COSA FOLLE»
Nel 2010, la star di The O.C. Rachel Bilson è stata una delle tante vittime vip della banda di adolescenti che entravano nelle case delle persone influenti e famose per rapinarle, facendosi forti del fatto che le star si sentissero coì al sicuro e intoccabili da non chiudere neanche la porta di casa. La vicenda è stata raccontata anche al cinema, nel film Bling Ring di Sophia Coppola.
La casa di Rachel Bilson sarebbe stata presa particolarmente di mira dai ragazzi, che hanno dichiarato di essere entrati almeno cinque volte: in un’occasione avrebbero anche utilizzato il bagno dell’attrice.
Bilson ha ricordato gli eventi proprio questa settimana: «È stata una cosa folle all’epoca. Credo siano venuti a casa mia tipo cinque diverse volte e abbiano preso delle cose: una ragazza durante un’intervista ha detto che si sentiva così a suo agio a casa mia che pensava ‘beh, potrei anche farmi una bella ca*ata qua dentro!’. E io ho pensato che fosse una cosa molto, molto più invasiva della mia privacy rispetto a rubarmi qualche borsa. Ma sai, erano giovani e spero che la lezione sia servita anche ad altri. Chi lo sa. Insomma, puoi solo sperare che sia servita a questo punto».
LA SCENEGGIATRICE KRISTA VERNOFF CONTRO STREGHE: «L’HO LASCIATA PERCHÉ ERA UN MALE PER IL MONDO»
Questa settimana Krista Vernoff, attuale showrunner di Grey’s Anatomy, ha spiegato per la prima volta il motivo per cui abbandonò il suo lavoro di sceneggiatrice per la serie Streghe.
Vernoff si è occupata della sceneggiatura di Streghe dalla terza alla sesta stagione, avendo deciso di lasciare la serie perché non le piaceva la direzione che stava prendendo lo show. Ha dichiarato infatti questa settimana: «Ho firmato all’inizio perché Streghe era uno show che esaltava il potere femminile, e circa a metà del mio lavoro c’è stato un episodio in cui Alyssa Milano è apparsa vestita come una sirena e c’è stato un enorme picco di spettatori maschili. Da quel momento in poi in ogni episodio la domanda che veniva dalla produzione era: ‘Come facciamo a far apparire in scena le ragazze nude questa Mi stavano offrendo molti soldi, e i numeri continuavano a salire, e c’era tutta questa pressione, e tutto quello che riuscivo a pensare era: Sto creando qualcosa che ora è un male per il mondo, e ho abbastanza mali nella mia vita al momento».
BRIDGERTON 2: NON CI SARÀ REGÉ-JEAN PAGE, IL DUCA DI HASTINGS
È ormai ufficiale: Simon Basset, il Duca di Hastings, interpretato dall’attore Regé-Jean Page, non sarà presente nella seconda stagione di Bridgerton.
Ad annunciarlo sono stati Netflix e Shondaland, la casa di produzione di Shonda Rhimes, che sul profilo ufficiale della serie hanno rilasciato un comunicato: “Cari lettori, mentre ci rivolgiamo a guardare Lord Anthony Bridgerton e la sua ricerca di una viscontessa, diciamo addio a Regé-Jean Page, che ha così trionfalmente interpretato il Duca di Hastings. Ci mancherà la presenza di Simon sullo schermo, ma lui sarà sempre parte della famiglia Bridgerton. Daphne rimarrà una moglie e una sorella devota, e aiuterà suo fratello a muoversi nell’imminente stagione della società inglese e in quel che quest’ultima ha da offrire – più intrigo e romanticismo di quel che i miei lettori potranno sopportare. La vostra amata, Lady Whistledown”.
SANPA: NON È ANCORA FINITA, I FIGLI DI VINCENZO MUCCIOLI QUERELANO NETFLIX
SanPa, la docuserie che racconta la storia della comunità di recupero guidata da Vincenzo Muccioli, è nuovamente al centro dell’attenzione. SanPa è stata infatti ben accolta sia dalla critica che da una buona fetta di pubblico ma aveva ricevuto anche molte critiche da parte. Anche alcuni dei partecipanti con le proprie testimonianze a SanPa si sono in seguito dichiarati delusi dalla docuserie. Questa settimana infatti i figli di Vincenzo Muccioli, Andrea e Giacomo, hanno querelato Netflix per diffamazione aggravata: proprio le testimonianze filmate di Andrea, comparse nella serie, sarebbero state usate in modo tendenzioso per screditare il fondatore di SanPa e l’intero documentario sarebbe una montatura per gettare fango su di lui, o almeno così sostengono i suoi figli.
Andrea e Giacomo non avrebbero infatti gradito le insinuazioni, a loro dire, sulla morte misteriosa del padre. Nella serie si ipotizza un possibile contagio da HIV per spiegare il decorso rapidissimo del male che lo stroncò in pochi mesi, e sulla presunta omosessualità di Muccioli. Il figlio Giacomo, che aveva lasciato SanPa nel 2008 per divergenze col fratello, ha rilasciato anche un’intervista in cui difendeva la memoria del padre.
«Mio padre era una persona profondamente umana ed empatica, molto generosa e capace di donare amore incondizionato anche a persone sbagliate, senza proteggersi. Penso alla docuserie di Netflix che in parte conferma come alle persone che non avrebbero forse meritato di essere aiutate, per come poi si sono rivelate, vedendole nel bisogno si donava e ha dato tutto se stesso rinunciando a tutto». Si sta ancora aspettando la replica di Netflix alle accuse sulla docuserie SanPa.