Sean Penn è tra gli attori più noti nel mondo dello spettacolo a livello internazionale, per la sua partecipazione a numerosi film quali Carlito’s Way, Dead Man Walking – Condannato a morte, La sottile linea rossa, Mystic River, 21 grammi e Milk. Nel corso della sua carriera è stato per cinque volte nominato all’Oscar come miglior attore, vincendolo in due occasioni. Sul fronte personale, l’attore ha dimostrato di sostenere i diritti civili e di essere contro la guerra in Iraq e in Ucraina.
In una recente intervista con Variety, l’attore ha preso di mira l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, l’organizzazione professionale onoraria che conferisce gli Academy Award, gli Oscar. E ha criticato anche un collega attore, Will Smith, e il famoso schiaffo che Smith ha tirato a Chris Rock la notte degli Oscar 2022.
Sean Penn commenta l’assenza di Zelensky e lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock agli Oscar 2022
Sean Penn è stato intervistato da Variety in occasione del suo nuovo documentario, Superpower, che sarà trasmesso in anteprima su Paramount+ il 18 settembre e che racconta la guerra in Ucraina e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nel corso dell’intervista ha toccato diversi temi, a partire dalla critica di Penn nei confronti dell’Academy per aver negato a Zelensky un’intervento alla cerimonia degli Oscar. Dice Penn: “Il produttore degli Oscar ha pensato: ‘Oh, non è abbastanza spensierato’. Ebbene, indovina cosa hai ottenuto invece? Will Smith!”
Penn prosegue, infatti, con una critica nei confronti di Will Smith, che la notte degli Oscar 2022 ha dato uno schiaffo a Chris Rock dopo che quest’ultimo aveva fatto una battuta sulla moglie Jada Pinkett-Smith che l’attore ex interprete di Willy, il Principe di Bel-Air non aveva affatto apprezzato (nei mesi successivi, poi, aveva detto «Non voglio essere così»).
Penn commenta la questione con Variety dicendo:
“Non conosco Will Smith. L’ho incontrato una volta. Sembrava molto gentile quando l’ho incontrato. Ed è stato così dannatamente bravo in King Richard. Allora perché ca**o hai sputato addosso a te stesso e a tutti gli altri con questa stupida cosa del ca**o? Perché io sono finito in prigione, ca**o, per quello che tu hai appena fatto? E sei ancora seduto lì? Perché voi tutti state lì ad applaudire il suo momento peggiore come persona?”
Continua: “Questa s*******a non sarebbe accaduta se ci fosse stato Zelensky. Will Smith non avrebbe mai lasciato quella sedia per prendere parte a una stupida violenza. Non sarebbe mai successo”.
L’attore rivela anche a Variety di essersi convinto di voler distruggere i suoi Oscar: “Ho pensato, beh, ca**o, sai? Li darò all’Ucraina. Possono essere fusi in proiettili da usare per sparare ai russi”.
Parlando del fatto che lui è andato in prigione e Smith no, Penn si riferisce a un episodio della sua vita: nel 1987 fu condannato a 60 giorni di prigione per guida spericolata e per aver preso a pugni una comparsa sul set del film Colors – Colori di guerra, come riportato dal Los Angeles Times all’epoca.