Severance figura senz’altro tra gli show di Apple TV+ più apprezzati usciti quest’anno e infatti ha ricevuto, com’era prevedibile, numerose nomination ai Golden Globe Awards 2023. Dopo averci regalato alcune delle migliori serie tv uscite nel 2021, Apple TV+ anche quest’anno ha arricchito il suo catalogo con prodotti di grande qualità. Ad aver ottenuto il plauso della critica tra i tanti nuovi contenuti arrivati in questi mesi c’è proprio questa serie tv prodotta e diretta da Ben Stiller. A metà strada tra The Office e Black Mirror, Severance racconta di un’azienda che utilizza una particolare procedura medica di scissione per separare i ricordi che fanno parte della vita personale da quelli lavorativi. I protagonisti finiscono però per
Adam Scott ha spiegato come è riuscito a rappresentare al meglio la solitudine del suo personaggio in Severance.
L’attore ha rilasciato una lunga intervista al The Guardian nella quale ha ripercorso la sua carriera e ha parlato dell’inatteso successo della serie di Apple TV+. Nel corso della sua chiacchierata con il giornalista Xan Brooks ha anche avuto modo di spiegare come la sua vita e il lutto per la morte di sua madre lo abbiano aiutato a interpretare il personaggio di Mark. Il protagonista di Severance è un uomo che ha da poco perso sua moglie Gemma e che accetta di sottoporsi al programma di scissione della Lumon Industries. Per Adam Scott identificarsi nel dolore del suo personaggio è stato piuttosto semplice, dal momento che aveva perso sua madre proprio qualche mese prima che iniziassero le riprese. Queste sono state le sue parole:
“Mark sta soffrendo per la morte di sua moglie e io stavo piangendo per mia madre, che è morta pochi mesi prima delle riprese. Pensavo di aver superato tutto il processo del lutto, ma poi improvvisamente mi sono ritrovato senza la mia famiglia ad attutire il colpo. O mangiavo e dormivo da solo o lavoravo sotto le luci fluorescenti a Lumon. Quindi quel senso di isolamento che prova Mark lo sentivo anche io nella mia vita. Era una cosa reale che avvertivo e il posto giusto – forse l’unico posto – dove esprimerlo era proprio nella serie”.
Per Adam Scott e i suoi colleghi è stato molto semplice comprendere il senso di isolamento che provavano i loro personaggi, dal momento che sono stati costretti a restare lontano dalle loro famiglie, mentre giravano, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia da COVID. Adam Scott ha ricordato che ha cominciato a lavorare alle riprese della serie di Apple TV+ a novembre del 2020 e che quindi per via delle restrizioni ha dovuto attendere diversi mesi prima di poter rivedere la sua famiglia dal vivo. Ecco cosa ha raccontato:
“Abbiamo iniziato a girare nel bel mezzo del lockdown e della pandemia pre-vaccino. Mi sono trasferito a New York, lasciando mia moglie e i miei figli a Los Angeles e a causa delle severe leggi sulla quarantena era impossibile andare avanti e indietro. Quindi per tre o quattro mesi ho potuto vederli solo su FaceTime.”