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Sex Education continua a far discutere, specialmente dopo quanto successo a Milano in questi giorni. La Serie Tv Netflix si conferma una delle più seguite dell’ultimo quinquennio (qui la nostra recensione dell’ultima stagione) anche dopo questa terza stagione: trattasi ormai di vero e proprio fenomeno mediatico a 360 gradi. Un fenomeno mediatico che però non è solo e soltanto questo, perchè Sex Education è anche una serie tv di alta qualità e che parte da un’idea di fondo molto più originale rispetto a quelle di molte famose serie tv di oggi: sempre più spesso troviamo in giro serie televisive che sembrano il ‘remake sfigato’ di una serie tv di culto nata in precedenza, ma Sex Education no. Sex Education sfugge a queste logiche: dura, pura e originale fino all’ultimo. Sebbene non apprezzata da tutti.
Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato della polemica che è impazzata rispetto ad alcuni cartelloni pubblicitari a tema Sex Education comparsi a Milano. Considerati troppo espliciti, hanno scaturito la rabbia di un folto nugolo di abitanti del capoluogo lombardo. Ma cosa, precisamente, ha turbato questa ristretta frangia di popolazione? Procediamo con la narrazione in maniera ordinata.
Quando Netflix ha organizzato la massiva campagna di promozione della nuova stagione, ha deciso di affiggere in varie città una serie di manifesti che con i frutti alludevano agli organi sessuali. Tra queste anche Milano, e come già detto alcuni cittadini non l’hanno presa bene considerando il materiale decisamente esplicito, specie perchè alla portata di bambini e ragazzini. Ai cittadini hanno fatto eco Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni non ha minimamente gradito l’associazione allusiva proposta dai poster di Sex Education in tutta la città di Milano, ed è di conseguenza divampata la polemica.
Barbara Mezzali, esponente di Fratelli d’Italia, ha dichiarato a tale proposito: “”Per l’amministrazione Sala è normale tutto questo? È accettabile che simili poster siano sotto gli occhi di tutti, bambini e ragazzini compresi? L’educazione sessuale deve essere in capo alla famiglia”.
Staremo a vedere come evolverà la situazione: Sex Education continua a far discutere, e la netta impressione è che sia tutt’altro che finita qui.
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