Sharon Stone, l’iconica star che ha avuto una sfolgorante carriera ad Hollywood, ha recitato anche nel piccolo schermo vestendo i panni dell’intelligente quanto affascinante Olivia Lake in Mosaic e facendo un cameo in The New Pope al fianco di John Malkovich. Ora che ha raggiunto ormai 63 anni e ha raggiunto una strepitosa serie di successi, l’attrice ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Ha scritto, infatti, un’autobiografia The Beauty of Living Twice (in italiano tradotta come La bellezza di vivere due volte) che uscirà il prossimo 30 marzo nella quale con la grande schiettezza che l’ha sempre contraddistinta racconterà la sua vita. Sharon Stone ripercorrerà la sua dura infanzia in Pennsylvania, i suoi successi, i suoi matrimoni e racconterà anche del suo impegno umanitario. Ma soprattutto l’attrice senza usare mezzi termini ha intenzione di smascherare il sessismo di Hollywood, raccontando le proposte oscene che le facevano i produttori e la verità su quella scena di Basic Instinct. Le sue parole fanno seguito alle dichiarazioni di Priyanka Chopra che aveva raccontato di quando era stata umiliata da un regista, che le aveva consigliato degli interventi di chirurgia plastica.
Vanity Fair ha pubblicato in anteprima alcune delle dichiarazioni più scottanti che troveremo nella biografia della Stone.
Prima di tutto l’attrice ha raccontato di una richiesta del tutto inappropriata che le ha fatto un produttore e che in realtà ha detto di aver ricevuto più di una volta nella sua carriera. Sharon Stone ha ricordato che al tempo il produttore non era contento della poca chimica che esisteva tra i due protagonisti del suo film e così ha proposto all’attrice di andare a letto con il suo collega per rafforzare il loro legame. La Stone ha raccontato nella sua biografia:
“Questo produttore mi portò nel suo ufficio e cominciò a camminare avanti e indietro, mentre mi spiegava perché sarei dovuta andare a letto con l’attore in modo da creare la giusta chimica sullo schermo”.
Il produttore le aveva raccontato che, quando in passato lui aveva recitato con Ava Gardner, era andato a letto con lei e che la loro performance attoriale ne aveva giovato. Lui era quindi sicuro che, se fosse andato a letto con lei l’attore si sarebbe sentito più coinvolto e avrebbe recitato meglio. La Stone dinanzi a questa proposta indecente non le ha certo mandate a dire e ha risposto a muso duro, rifiutandosi di avere un rapporto sessuale con la co-star del film:
“Pensi che se io ci andrò a letto, lui diventerà un bravo attore? Nessuno è così bravo a letto. Avrebbero fatto meglio a prendere uno di talento, qualcuno in grado di ricordarsi le battute, oppure potevano fare sesso tra loro e lasciarmi fuori da tutto questo. Il mio lavoro è quello di attrice e faccio solo quello. Fu ciò che dissi”.
Sharon Stone non ha fatto il nome del produttore che le ha rivolto questa proposta, ma dal racconto che ha fatto non è difficile capire di chi stia parlando.
Secondo il New York Post si tratterebbe dello scomparso attore Robert Evans che ha effettivamente recitato con la Gardner nel 1954 in The Sun Also Rise. L’uomo ha anche prodotto il thriller erotico Sliver in cui la Stone ha recitato al fianco di William Baldwin. Ma se l’attrice ha narrato questo aneddoto non è stato per colpire la memoria di Evans. Attraverso questo racconto ha inteso denunciare il sessismo di Hollywood per mostrare come i produttori oggettivassero le donne. L’attrice ha anche ricordato che nel suo contratto c’era una clausola che prevedeva che lei fosse coinvolta nella scelta degli attori con cui avrebbe dovuto lavorare. Eppure, secondo quanto ha raccontato, nessuno l’ha mai inclusa nel processo decisionale:
“Avevo una clausola di approvazione degli attori nei miei contratti. A nessuno è mai interessata. Assumevano gli attori che volevano. Con mio sgomento, a volte. A danno del film, altre volte”.
Sharon Stone ha anche deciso di raccontare la sua versione riguardo la famosa scena di Basic Instinct che all’epoca destò non poco scandalo. Secondo quanto ha raccontato, l’attrice non voleva togliersi il suo indumento intimo e si è decisa solo quando il regista Paul Verhoeven le ha assicurato che nella scena non si sarebbe visto nulla. Lui le aveva detto:
“Non vedremo niente – ho solo bisogno che tolga la biancheria perché il bianco riflette la luce, ma nel film sappiamo che hai su la biancheria“
E solo quando ha partecipato ad una proiezione in anteprima del film si è resa conto che nella scena si vedevano chiaramente le sue parti intime. A quel punto è andata dal regista e dopo averlo preso a schiaffi, ha lasciato la sala. Alla fine però ha deciso di non bloccare l’uscita del film per non vanificare tutti gli sforzi che aveva fatto per ottenere quella parte.
“Avevo speso così tanto tempo per poter arrivare in quel progetto che avevo esaminato tutti gli aspetti del personaggio e la pericolosità di interpretare quella parte. Ero giunta sul set pronta a interpretare Catherine Tramell. Ora ero di nuovo messa alla prova“.