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Shōgun – Il regista del precedente adattamento critica la serie: «Ha vinto perché non c’era troppa concorrenza»

Shōgun 1×10
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Shōgun è una delle serie più apprezzate del 2024: noi abbiamo analizzato il suo successo fragoroso in 7 punti, oltre a ritenere che fornisca una lezione per il futuro della serialità.

La serie è basata sull’omonimo romanzo del 1975 scritto da James Clavell, a sua volta ispirato a vicende reali. Racconta le vicende del marinaio inglese John Blackthorne che, con ciò che resta del suo equipaggio, naufraga sulle coste del Giappone. Qui si trova coinvolto nelle lotte tra i signori feudali, in particolare tra Ishido e Toranaga, che ambiscono a diventare shōgun.

Il romanzo era già stato adattato in una serie televisiva negli anni ’80: la serie è arrivata nel 1980 su NBC, diretta da Jerry London e interpretata da Richard Chamberlain e Toshirō Mifune. Recentemente il regista di questo adattamento ha parlato della serie di FX e Disney+ dicendosi non affatto convinto di questo progetto.

Jerry London critica la serie Shōgun affermando che non è adatta per il pubblico americano

Shōgun ha riscritto i record dei premi televisivi e ha avuto un incredibile successo in tutto il mondo, ma non ha convinto Jerry London. Parlando con The Hollywood Reporter, London ha criticato il nuovo adattamento del romanzo di Clavell ritenendolo non adatto a un pubblico americano. Dice infatti:

“È completamente diverso da quello che ho fatto. Il mio era basato sulla storia d’amore tra Blackthorne e Mariko, mentre questo nuovo adattamento si concentra sulla storia giapponese, e parla più di Toranaga, che era lo Shōgun. È molto tecnico e molto difficile per il pubblico americano riuscire a capirlo. Ho parlato con molte persone che lo hanno visto e mi hanno detto: ‘Ho dovuto spegnerlo perché non lo capisco’. Quindi a chi ha realizzato questa nuova serie non importava davvero del pubblico americano.”

La serie di FX è infatti sceneggiata e interpretata in lingua giapponese per quanto riguarda le scene che coinvolgono i personaggi giapponesi. Solo i personaggi non giapponesi, che recitano in lingua inglese nella versione originale, sono stati poi doppiati nelle lingue dei vari Paesi in cui la serie è stata distribuita.

Jerry London continua dicendo:

“Lo hanno fatto fondamentalmente per il Giappone, e sono felice perché non volevo che la mia serie venisse copiata. Penso di aver fatto un ottimo lavoro, e la mia serie ha vinto così tanti premi, che non volevo che la copiassero, cosa che non hanno fatto. Ma la cosa divertente di questo nuovo adattamento è che tutti quelli con cui ho parlato mi hanno detto: ‘Non lo capisco. Di cosa parla?’. Io ho guardato tutta la serie. È molto difficile seguirla. Ha vinto tutti quei premi [Emmy] perché non c’erano altre grandi serie contro. Non c’era troppa concorrenza”. Noi vi lasciamo con un’anticipazione di Hiroyuki Sanada sulla seconda stagione: Toranaga leader del Giappone?