*ATTENZIONE, l’articolo contiene spoiler su Shogun*
Uno dei protagonisti di Shōgun, Tadanobu Asano – che nella serie interpreta l’amato e odiato Kashigi Yabushige – ha da pochissimo espresso una dichiarazione su Awards Daily, riguardo la messa in onda di progetti come Shōgun, al quale lui ha appunto partecipato.
Ciò di cui ha parlato offre uno spunto di altissima riflessione agli amanti del mondo della serialità, tutti, nessuno escluso. Ma vediamo insieme perché.
Innanzi tutto Asano ha fatto riferimento al proprio personaggio, delineandone gli aspetti positivi e negativi e spiegando quanto ci si possa rivedere anche in un tipo particolare come lui.
<<Ognuno di noi potrebbe rivedersi in lui, per lui diventare cattivo è stata solo una mossa astuta. Forse ha fatto cose che non avrebbe dovuto fare, ma credo che tutti si possano rivedere in lui perché riflette la vera natura umana. […] Yabushige è un personaggio che dice sempre quello che gli altri non oserebbero mai>>
Ancora, quando gli viene chiesto della scena madre in cui Lady Mariko muore:
<<Non voglio influenzare le persone con il mio parere, perché spero si capisca semplicemente guardando la scena, ma non credo assolutamente che Yabushige volesse farle del male>>
Il fatto che Shogun sia quasi interamente in lingua originale ha fatto storcere il naso a non pochi spettatori, che si sono dichiarati “annoiati” e “stanchi” a dover passare ore a leggere i sottotitoli.
Di certo un azzardo per la produzione del progetto, ma c’è da dire che in molti, invece, lo hanno apprezzato moltissimo.
La questione è di certo personale e ognuno è libero di esprimere la propria opinione, ma c’è da affermare un fatto innegabile: ascoltare – anche solo a livello fonetico – il parlato di un’altra lingua e godersi uno show in una maniera così profondamente diversa, arricchisce davvero lo spirito e la mente, offrendo allo spettatore tutto un altro mondo, unico e sorprendente.
Asano, pensa sia arrivato il momento giusto affinché show in lingua originale – come appunto Shōgun – possano circolare ed essere apprezzati anche in luoghi diversi da quello di origine, anzi, pensa sia un fatto positivo che arricchisca lo spettatore.
<<Ho iniziato a fare l’attore quando ero un ragazzino, in Giappone […] 10 anni fa, quando ho iniziato a girare film negli States, tutti dovevamo sapere l’inglese, era obbligatorio. Adesso, con l’avvento di Netflix, Hulu, Disney, non è più necessario che sia tutto solo in inglese>>.
Infine termina con una stoccata non indifferente, forse una frecciatina a chi non aveva creduto, inizialmente, che un progetto del genere, azzardato e particolare, potesse funzionare.
<<Credo che alla fine abbiamo dimostrato dei risultati e adesso è arrivato il momento, per gli show che valgono, di essere conosciuti in tutto il mondo!>>.
Un gran bel messaggio quello dell’attore di Shogun, che unisce i popoli e le lingue in un connubio di rispetto e partecipazione. Speriamo davvero sia un nuovo inizio, un modo alternativo di gustarsi film e serie tv, in maniera del tutto diversa e autentica.