Attenzione: l’articolo contiene spoiler sul finale della terza stagione di Bridgerton e sul sesto romanzo di Julia Quinn!
Ormai è passata una settimana dall’uscita della seconda parte di Bridgerton 3 (qui trovate la nostra recensione), ma gli animi dei fan sono ancora caldissimi. Innanzitutto, gli spettatori hanno finalmente potuto assistere al lieto fine della storia tra Colin (Luke Newton) e Penelope (Nicola Coughlan). Tuttavia, la terza stagione della serie Netflix ha aperto anche la strada a numerose storyline che verranno approfondite in futuro.
Quello tra Colin e Penelope, infatti, non è stato l’unico matrimonio della stagione. Reduce dal suo debutto in società, la sesta tra i fratelli e le sorelle Bridgerton, Francesca (Hannah Dodd), si è sposata con John Stirling (Victor Alli). Nell’ultimo episodio, abbiamo lasciato Francesca e il suo novello sposo in procinto di partire per la Scozia, con al seguito Eloise (Claudia Jessie) e la cugina di John, Michaela (Masali Baduza).
L’apparizione a sorpresa di quest’ultimo personaggio ha scatenato un’accesa discussione riguardo al futuro della serie Netflix. Coloro che hanno letto i romanzi di Julia Quinn dai quali la serie è tratta sanno che Francesca presto rimane vedova. La ragazza, in seguito, vive una appassionata storia d’amore con il cugino del defunto marito, Michael Stirling. Inutile dire che la decisione di trasformare Michael in Michaela, preludendo a una futura storia d’amore queer per Francesca, ha diviso profondamente i fan.
Parlando con Teen Vogue, la showrunner di Bridgerton Jess Brownell ha difeso la serie dalle critiche sulla storyline di Francesca.
“La verità è che la fanbase non è un monolite e non si riuscirà mai a soddisfare ogni singola parte“, ha affermato la showrunner di Bridgerton. “Per esempio, nel decidere di raccontare una storia queer con Francesca, ho parlato con Julia Quinn e ho ottenuto la sua benedizione“.
La Brownell, inoltre, ha spiegato che la decisione di inserire questa storyline proprio per Francesca non è stata casuale. Ecco le parole di Jess Brownell:
“Voglio raccontare una storia che rifletta accuratamente un’esperienza queer. E la prima volta che ho letto il libro di Francesca, mi ci sono davvero identificata in quanto donna queer. Magari non nel modo in cui Julia Quinn intendeva. Il suo libro parla molto di come Francesca si senta diversa, senza sapere bene il perché. Nel libro, penso che ciò abbia molto a che vedere col suo essere introversa. Ma come donna queer, penso anche ai miei amici che si sono rivisti proprio in quel senso di ‘sentirsi diversi’, e il cercare di capire cosa significasse“.
In seguito all’uscita della seconda parte di Bridgerton 3, in un’intervista con Vanity Fair, Jess Brownell aveva rivelato di essere pronta a ricevere delle critiche da parte dei fan, non solo riguardo all’evoluzione di Francesca, ma anche in merito a quella di Benedict (Luke Thompson).
“Capisco che le persone siano molto affezionate al modo in cui sono i libri”, ha dichiarato la showrunner, pur mantenendo fede alla propria visione. “I libri ci saranno sempre, e quelle storie rimarranno invariate. Quindi, mentre i fan dei libri avranno sempre il loro Michael, sembrava che i fan queer non avessero nessuno né nei libri né nella serie a cui potessero davvero relazionarsi. Incoraggerei le persone a canalizzare un po’ di empatia per coloro che non hanno avuto la possibilità di vedersi rappresentati in questo mondo, che è così inclusivo in altri modi. È un messaggio davvero, davvero importante da inviare alle persone, che meritano di essere incluse e rappresentate anche loro“.