Nel novembre del 2017, negli Stati Uniti, è stato trasmesso per la prima volta il documentario Il Problema con Apu, ideato e diretto dal comico Hari Kondabolu, che tratta di come la vita degli Indiani di seconda generazione negli Stati Uniti sia stata influenzata dallo stereotipo razzista del famosissimo personaggio de I Simpson Apu Nahasapeemapetilon. Nel documentario, in breve, sono intervistati molti dei comici di origini indiane più in voga del momento, come Dev Patel, Aziz Ansari, Mindy Kaling o Hasan Minaj. Oltre a sviscerare il personaggio in ogni sua sfumatura razzista, i comici hanno raccontato le propri esperienze personali di come Apu abbia lentamente influito nelle loro vite. Aziz Ansari racconta che le persone bianche fermavano lui e suo padre per dirgli “Hey, voglio uno Slurpee, mi potete dire dov’è il Kwik-E-Mart? Grazie e arrivederci“, mentre l’ideatore del documentario Kondabolu ha dichiarato che potevi intuire come saresti stato preso in giro il lunedì, sulla base di cosa faceva Apu nell’ultimo episodio andato in onda la domenica.
Il problema con Apu è stato accolto favorevolmente dalla stampa e dall’opinione pubblica, che in questo momento storico sembra voler impegnarsi a rappresentare le minoranze con il dovuto rispetto che meritano (Una cosa che sottolineano spesso nel documentario è che la voce di Apu sia di un uomo bianco, Hank Azaria, che di fatto imita un indiano).
I Simpson hanno voluto rispondere alle critiche con l’episodio No Good Read Goes Unpunished (ep. 29×15) andato in onda negli Stati Uniti l’8 aprile. Nell’episodio Marge costringe la famiglia Simpson a rinunciare alla tecnologia e decide di leggere a Lisa un libro della buona notte scritto diversi anni prima, rimuovendo però tutti i vecchi stereotipi che vi trova all’interno. Ma a Lisa non piace, dice che il libro è troppo breve e i personaggi non sono per niente sviluppati e poi, rivolgendosi direttamente agli spettatori afferma: “Qualcosa che quando iniziò decenni fa era apprezzato e considerato non offensivo, ora è ritenuto politicamente scorretto. Cosa ci possiamo fare?. L’inquadratura, allargandosi, ci mostra una foto di Apu, con una dedica scritta da lui “Non mangiare una mucca, Apu“, mentre Marge risponde che “Di certe cose ci occuperemo più avanti“. Il tutto si conclude con Lisa che, guardandoci negli occhi, afferma: “O forse mai”.
#TheSimpsons completely toothless response to @harikondabolu #TheProblemWithApu about the racist character Apu:
"Something that started decades ago and was applauded and inoffensive is now politically incorrect… What can you do?" pic.twitter.com/Bj7qE2FXWN
— soham (@sohamberlamps) April 9, 2018
In seguito all’uscita dell’episodio Kondabolu ha scritto su Twitter:
Wow. “Politicamente scorretto?” È questo quello che hanno capito del mio film e dalla discussione che ne è seguita? Mi piacevano davvero i Simpson. È triste. In Il problema con Apu ho usato Apu e I Simpsons come punto di partenza per una conversazione più ampia sulla rappresentazione dei gruppi emarginati e perché questo sia importante. La risposta dei Simpson stasera non è un colpo a me, ma a quello che molti di noi considerano progresso.
In molti sono stati d’accordo con il comico, aggiungendo che Lisa non direbbe mai una cosa del genere, mentre altri hanno scritto di aver apprezzato la risposta dei Simpson. Il creatore dei Simpson, Al Jean, ha invece puntualizzato che Hank Azaria nel 1998 vinse un Emmy per il doppiaggio di Apu.
Voi cosa ne pensate? È giunto il momento che Apu vada in pensione? Che si adegui in fretta ai tempi attuali oppure rimanga fedele a se stesso? Perché l’intento di fondo è strappare una risata al pubblico, anche se spesso ridiamo di Apu e non con Apu.