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Sons of Anarchy – Kurt Sutter spiega perché Zobelle sia sparito

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In questo periodo di auto-quarantena Kurt Sutter, il creatore della serie tv Sons of Anarchy, ha certamente più tempo per rispondere alle domande dei fan, che ancora oggi pongono quesiti con la voglia e il bisogno di continuare a parlare della serie nonostante si sia conclusa nel 2014.

Recentemente ha risposto a una domanda riguardo un villain della serie. Un fan ha chiesto perché Ethan Zobelle, interpretato da Adam Arkin, è uscito di scena nella seconda stagione di Sons of Anarchy. Kurt Sutter ha risposto così: «Perché, a volte, le persone di me**a sopravvivono e il cattivo vince. Qualcosa di molto simile sta succedendo ai giorni nostri».

Sons of anarchy

Frecciatina a parte, la risposta è molto secca, ma effettivamente non serve aggiungere altro. A volte le cose vanno così, non deve per forza essere spiegato tutto. Dal 2018 va in onda il primo spin-off della serie, Mayans M.C., incentrato sulle vicende del Motorcycle Club che abbiamo già avuto modo di conoscere in Sons of Anarchy. È in produzione una terza stagione, ma Sutter non è più tra i produttori della serie. Questo riduce ulteriormente le possibilità che venga prodotto un altro spin-off prequel, incentrato sui First 9.

«Al momento, le possibilità di farlo non sono così speranzose. È di loro proprietà. Non mi lasceranno portare questo progetto altrove», ha detto Sutter l’anno scorso durante un’intervista. «Ora come ora, il rapporto è in continuo cambiamento. Con il tempo e con un cambiamento nell’atteggiamento, saremo in grado di farlo? Non lo so. Forse. Speriamo».
Sutter

Non sappiamo se questo spin-off sui First 9 arriverà mai, ma sappiamo che Sutter aveva già delle idee chiare a riguardo:

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Ero sicuro di non voler fare una serie lunga, volevo una miniserie. Idealmente, dovevano essere nove/dieci episodi. Il modello a cui mi ispiro è quello di Sherlock. Amo l’idea di fare quattro episodi da due ore. Nel modo in cui io scrivo, gli episodi sono sempre più lunghi di come dovrebbero essere in ogni caso. Quindi questo sarebbe stato l’ideale. In pratica, fare quattro film e raccontare una storia che inizia in Vietnam con John Teller e Piney e portarla avanti fino a quando non arriva l’ultimo membro dei First Nine, ovvero Clay, e poi finirla lì. Non volevo incasinare la mitologia già stabilita. Volevo solo raccontare la storia con i pezzi mancanti che abbiamo già, con un tono diverso.

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