Speravo De Morì Prima si è da poco conclusa ed è già diventata un grande successo di Sky. Certo, si è tirata dietro non poche polemiche, ma abbiamo comunque voluto dare la nostra opinione in merito a questo incredibile successo. Trovate infatti qui la recensione delle ultime due puntate e qui le pagelle generali della serie.
Nell’arco di sei episodi viene raccontato l’ultimo periodo di permanenza nella Roma di Francesco Totti (interpretato da Pietro Castellitto) e viene anche data particolare attenzione al suo rapporto con l’allenatore Luciano Spalletti, con il quale i rapporti sembrano essersi modificati rispetto a un tempo.
In Speravo De Morì Prima il ruolo di Spalletti è stato affidato a Gianmarco Tognazzi, e proprio su di lui si è scatenata una pioggia di critiche dopo la fine della serie.
Sappiamo quanto il pubblico possa farsi coinvolgere da una serie tv, e spesso si sente di attori famosi che vengono riconosciuti più con il personaggio che hanno interpretato che non come semplici attori. Ecco, questo è esattamente ciò che è capitato a Gianmarco, uno dei figli di Ugo Tognazzi.
Il riconoscere il personaggio prima ancora dell’interprete porta con sé lati positivi, in quanto può essere considerato un sinonimo di vanto per l’interpretazione memorabile, ma anche lati negativi. Nel caso specifico di Speravo De Morì prima, le critiche lanciate a Tognazzi sono state tutt’altro che positive.
L’attore è stato infatti offeso pesantemente da diversi fan che, ad oggi, lo identificano con il Luciano Spalletti interpretato nella serie. È proprio per questo che gli vengono addossate colpe che in realtà non ha.
Gianmarco Tognazzi ne ha parlato di recente in un’intervista a Di Più Tv, durante la quale si parlava di Speravo De Morì Prima e della suo lavoro al fianco di Pietro Castellitto e Greta Scarano. L’attore ha dichiarato: “Sono stato riempito di insulti e minacce da gente che non ha capito la differenza tra un attore e il personaggio che interpreta. Ma è mai possibile? Mi hanno detto che ho costretto Totti a ritirarsi e che me la faranno pagare. Ma non lo capiscono che io non sono il vero Luciano Spalletti?“
Una posizione dura quella dell’attore, se vogliamo, ma del tutto comprensibile nel momento in cui viene minacciato per problemi di qualcuno ben lontano da lui. Certo l’interpretazione di Tognazzi è stata incredibile, essendosi calato benissimo nel ruolo di Spalletti e mostrando come, in quanto allenatore, non vedesse più Totti come una risorsa.
Dato inoltre il periodo storico in cui ci troviamo, è piuttosto evidente che la maggior parte delle critiche mosse all’attore sono arrivate dai social network, che come tutti sappiamo hanno dato voce a chiunque sia dotato di un computer. Come già capitato tempo fa, i sostenitori di Totti si sono nuovamente schierati con lui, riversando tutto il loro odio verso Tognazzi, come se avessero di fronte il vero Luciano Spalletti.
“In parte me lo aspettavo, perché è già capitato ad altri attori prima di me di essere scambiati per il personaggio interpretato nella finzione.” ha dichiarato l’attore. “Il proliferare dei social, che pure hanno tanti aspetti positivi, ha abbattuto ogni forma di rispetto nei confronti degli altri“. Tognazzi ha inoltre aggiunto: “Non c’è più neanche quella minima educazione che si dovrebbe avere quando ci si rivolge a uno sconosciuto, ma si passa direttamente all’insulto. E poi, avverto anche tanta confusione, le persone sono distratte e superficiali, non si fermano neanche a riflettere sul fatto che io nella vita possa essere una persona completamente diversa da quella dei personaggi dei miei film“.
Come narrato in Speravo De Morì Prima, la situazione per Francesco Totti è peggiorata dopo una sua intervista rilasciata al TG1, in seguito alla quale Spalletti decise di escluderlo dal match Roma-Palermo e di mandarlo via dal ritiro di Trigoria. I rapporti tra i due si fecero sempre più tesi e gli ultimi anni del Capitano sono stati a dir poco difficili. Ha infatti lasciato il calcio giocato nel 2017, facendo piangere a dirotto tutti i suoi sostenitori.
Ricordiamoci comunque che le serie tv sono una rappresentazione della realtà, e che gli attori che vediamo sullo schermo non corrispondono ai personaggi reali. Le critiche a Tognazzi sono totalmente ingiustificate, e bisognerebbe smetterla di legare l’attore a un personaggio televisivo che interpreta: Tognazzi è solo l’ultima ‘vittima’ di un trend totalmente tossico che sarebbe il caso di eliminare definitivamente.