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Squid Game utilizzato per minacciare i bambini: parte la denuncia contro un’insegnante piemontese

Squid Game
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Squid Game è ormai diventato noto per essere un fenomeno mondiale. La serie tv originale Netflix non ha solo ispirato alcuni eventi che permettono di giocare agli eventi del telefilm anche nella realtà (come nel caso di Milano, trovate maggiori dettagli qui), ma ha seminato il panico tra le generazioni più giovani. Sono infatti tantissimi i bambini che hanno visto la serie tv, pur non essendo orientata alla loro fascia d’età, e che da essa hanno preso spunto per episodi di violenza piuttosto forti (come nel caso degli eventi avvenuti in una scuola media torinese, qui per saperne di più). Non è un caso, dunque, che per questa serie tv coreana sia arrivata anche una un’interrogazione parlamentare.

Stavolta però è stato notevolmente passato il limite. Infatti Squid Game è stata usata come minaccia nei confronti di alcuni bambini di una scuola elementare.

Cerchiamo di rimettere insieme i pezzi e di capire che cos’è successo. Come detto, Squid Game è diventata un fenomeno di massa in pochissime settimane dalla sua uscita, e nonostante ci fosse un chiaro divieto sulla visione per i minori di 14 anni sono tantissimi gli adolescenti che si sono appassionati a questa serie tv, addirittura con un’età inferiore a quella consentita. Si è quindi cominciato a dibattere molto sulla moralità dello show, e moltissimi genitori, preoccupati per le ripercussioni che la visione poteva avere sui loro figli, hanno cominciato a puntare il dito contro la piattaforma streaming.

Ad aumentare la preoccupazione della febbre da Squid Game ci ha pensato una scuola elementare del torinese. Come riportato da Repubblica, un’insegnante di una scuola di Nichelino avrebbe usato la serie tv coreana per minacciare i suoi alunni. Il suo obiettivo probabilmente era quello di spaventarli quel tanto che bastava da evitare la confusione in classe, ma la cosa si è ulteriormente aggravata quando la docente, invece della serie tv, ha optato per un horror vietato ai minori.

Si è dunque scritta una lettera, sottoposta al sindaco e ai carabinieri. In questa un genitore lamenta soprattutto le conseguenze dovute a questo gesto sconsiderato da parte dell’insegnante. Scrive infatti: “Degli alunni piangevano, altri si sono fatti la pipì addosso e quasi tutti quella notte non hanno dormito“. Sembra inoltre che la docente in questione fosse già stata oggetto di segnalazioni in precedenza, proprio per il suo atteggiamento aggressivo verso i minori, a livello sia verbale che fisico. Tuttavia quest’ultima sembra essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, portando unque alla denuncia ufficiale.

Giampiero Tolardo, sindaco di Nichelino, ha dichiarato che saranno fatti i dovuti accertamenti sulla situazione e saranno presi seri provvedimenti. Nel frattempo i genitori dei bambini, come forma di protesta, hanno tenuto i figli a casa da scuola per almeno una giornata, e al loro ritorno non hanno trovato l’insegnante, che al momento sarebbe ufficialmente in malattia. Una situazione spinosa e piuttosto grave, nella quale però ci auguriamo che venga fatta giustizia.

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