Squid Game continua a far discutere, e c’è chi ha deciso di passare dalle parole ai fatti. La serie tv Netflix che ha sconvolto il mondo (qui la nostra recensione), riuscendo a scalare le vette delle classifiche delle serie tv più viste di tutti i tempi sulla famosa e quotata piattaforma streaming online (qui la classifica completa) ha fatto parlare di se oltre che per l’immensa qualità della sua produzione anche per alcuni eventi legati indirettamente alla serie: sono molti infatti i casi di violenza nelle scuole avvenuti in Europa dove bambini e ragazzini hanno riprodotto i giochi di Squid Game in maniera pericolosa. E’ successo prima in Belgio e poi nel Regno Unito, e la pericolosa ‘moda’ è arrivata poi anche in Italia, con casi in particolare nelle città di Torino e Roma, dove sono arrivati a scuola anche i carabinieri.
La psicosi Squid Game ha portato anche a richiedere, in Italia, la cancellazione della serie tramite una petizione online e oggi è arrivata un’altra notizia chiave: la denuncia da parte del Moige – il Movimento italiano dei genitori – all’Agcom nei confronti di Netflix a causa di Squid Game.
Con una nota diretta a Netflix, il Moige chiede “come a chiunque offra contenuti potenzialmente dannosi per i minori, con alto rischio di emulazione e pericolo per la salute fisica e psichica, di mettere in atto ogni azione possibile per limitare l’accesso dei minorenni a questi contenuti, e di fare in modo che i genitori e gli adulti di riferimento siano facilitati nella loro azione di controllo e tutela”.
Nello specifico, il Moige chiede “di provvedere con urgenza all’immediato inserimento all’inizio degli episodi di ”Squid Game” di introduzioni/guida non skippabili sui contenuti violenti della serie e sull’utilizzo del parental control, tecnologia ancora poco conosciuta dalle famiglie, che consente di filtrare l’accesso in base all’età“.
Un altro capitolo della saga genitori italiani contro Squid Game sta per andare in scena: vediamo come si evolveranno le cose.