Squid Game è il fenomeno del momento: la serie sudcoreana è infatti la più vista su Netflix e ha ottenuto risultati straordinari in quest’ultimo periodo. Pare infatti che questa serie tv abbia fatto guadagnare alla piattaforma di streaming ben 900 milioni di dollari in appena un mese. Al centro di questo show ci sono 456 giocatori, tutte persone disperate che si trovano in grandi difficoltà economiche, che accettano di partecipare a una serie di giochi in cui chi perde viene ucciso. Solo colui che riuscirà a superare tutte le prove, potrà salvarsi e vincere un jackpot di 38 milioni di dollari. Il successo della serie tv ha spinto il Centro Culturale Coreano negli Emirati Arabi Uniti a organizzare una rievocazione dei giochi visti nella serie. Il 12 ottobre scorso si è tenuto l’evento aperto al pubblico in cui 30 partecipanti sono stati suddivisi in due squadre e si sono scontrati in quattro dei sei giochi visti nello show. Come spesso succede però c’è anche un tristissimo rovescio della medaglia: in tutto il mondo molti ragazzini stanno ricreando alcune scene di Squid Game con i loro compagni, facendo preoccupare insegnanti e genitori. In Italia ci sono stati diversi episodi di bullismo riconducibili alla serie e per questo la Fondazione Carolina ha lanciato una petizione per chiedere di censurare la serie.
Squid Game ha ispirato però anche molte campagne pubblicitarie ed è proprio di una di queste che vogliamo parlarvi.
Se ben ricordate dopo lo straordinario successo de La Casa de Papel, in molti avevano deciso di utilizzare il tipico travestimento dei membri della banda del Professore per delle campagne pubblicitarie, costumi di Halloween ma non solo. La maschera di Dalì e la tuta rossa sono diventati anche dei veri simboli di resistenza e state anche adoperate dai partecipanti a molte rivolte in giro per il mondo. Allo stesso modo anche la nuova Squid Game mania ha spinto molti a cavalcare l’onda, pubblicizzando ad esempio le loro attività attraverso i simboli che compaiono sulle maschere delle guardie. In attesa di Halloween dove, ne siamo sicuri, troveremo molte persone che ai party a tema indosseranno un costume ispirato alla serie, vi raccontiamo una storia davvero interessante. Molti ristoranti orientali hanno deciso di proporre alcuni giochi a tema Squid Game per attirare più clienti.
Come si vede in un video pubblicato da Repubblica, in un ristorante thailandese di Bangkok i clienti alla fine della loro consumazione possono partecipare alla sfida del biscotto dalgona. Come abbiamo visto nella serie, questo gioco consiste nel tentare di intagliare con uno stuzzicadenti una forma senza rompere il dalgona. A rendere la sfida particolarmente ardua è l’impasto che risulta molto friabile perché preparato con bicarbonato di sodio e zucchero caramellato. E se si riesce a vincere il gioco? Non c’è nessun premio in palio, ma il vincitore può lasciare il locale senza pagare il conto. Facendo una rapida ricerca sul web è possibile trovare molti altri locali dove è possibile giocare al gioco del biscotto dalgona, come in questa caffetteria di Singapore.
Il 2 ottobre a Parigi inoltre Netflix ha aperto in una caffettiera lo Squid Game Experience Center: per l’occasione l’edificio è stato decorato a tema e al suo interno le persone hanno potuto scattare delle foto con delle persone travestite da guardie. Era possibile inoltre sfidarsi nel gioco del biscotto dalgona e i vincitori potevano portare a casa un abbonamento mensile gratis alla piattaforma di streaming Netflix. E nei due giorni in cui il bar ha ospitato questo evento, la fila di persone che volevano entrare era chilometrica. La Squid Game mania è inarrestabile!