Dopo tanta attesa, sulla piattaforma streaming di Netflix è finalmente disponibile la seconda stagione di Squid Game. Amatissima serie sudcoreana, ci racconta di un gruppo di persone che per cercare di vincere un montepremi molto alto è disposto a tutto: persino a rischiare di morire partecipando a una versione “alternativa” di alcuni giochi per bambini.
La seconda stagione di Squid Game è disponibile su Netflix
La serie ha appassionato innumerevoli fan, che come sempre hanno studiato per filo e per segno tutte le puntate della nuova stagione. I più attenti hanno quindi notato che è stato commesso un errore piuttosto importante durante le riprese. Nel corso della sequenza della rivolta, infatti, sullo sfondo viene inquadrato anche un cameraman della troupe di Squid Game!
Ricordate la famosa tazza di Starbucks nella quarta puntata dell’ottava stagione di Game of Thrones? In Squid Game è successo qualcosa di simile. L’utente che ha notato l’errore ha pubblicato un post su X scrivendo come didascalia: “Qualcuno verrà licenziato dal team di Squid Game dopo che uno dei cameraman è stato visto sullo sfondo a metà episodio“, condividendo anche una clip di nove secondi con timestamp intorno al minuto 22. Qui, proprio mentre i partecipanti al gioco si battono a colpi di arma da fuoco con i soldati nemici, viene inquadrato un cameraman vestito di nero intento a riprendere a sua volta la scena in questione. Mettendo in pausa la scena, è praticamente impossibile non notarlo.
Nonostante sia con molta probabilità un errore di distrazione, alcuni utenti hanno avanzato un’altra ipotesi. E se non si trattasse di una svista? Se fosse invece un personaggio inviato proprio dal Front Man per registrare in prima linea la rivolta dei partecipanti al gioco?
In una delle scene di Squid Game si vede un cameraman
In attesa di poter vedere il finale di Squid Game nella terza stagione (che sarà rilasciata quest’anno!), vi ricordiamo che recentemente il creatore Hwang Dong-hyuk ha spiegato la scelta del gioco pentathlon a sei gambe. Ecco le sue parole: “Quello era l’unico gioco in cui i partecipanti facevano il tifo l’uno per l’altro. Ho pensato, mentre scrivevo, che se le persone avessero più opportunità di sostenersi e fare il tifo l’uno per l’altro, la società migliorerebbe”. Tuttavia, non è stato semplice girare la scena in questione. Il regista ha infatti continuato: “Tutti si sono sentiti male. Non appena ho dato lo stop, tutti hanno iniziato a tossire, me compreso. Ci sono volute più di due settimane per girare la scena“. Mentre aspettiamo i nuovi episodi, vi lasciamo qui la nostra recensione della seconda stagione.