Squid Game è il fenomeno mediatico dell’anno, ormai lo sappiamo tutti (qui la nostra recensione). Un fenomeno che è andato ben oltre l’aspetto televisivo – che comunque l’ha vista scalare le classifiche in pochissimi giorni trasformandola nella serie più vista nella storia di Netflix – e che è diventata motivo di dibattito finanche in Parlamento, dopo che si sono moltiplicati i casi di violenza nelle scuole dovuti all’emulazione della serie da parte di bambini e ragazzini minori di 14 anni. Un tema, quello delle violenze legate a Squid Game, che pare stia finalmente scemando o comunque diminuendo di intensità, ma che ha caratterizzato i notiziari di tutto il mondo nelle ultime settimane.
Fatto sta che la serie è riuscita a entrare nelle case di tutta la popolazione mondiale: anche se non tutti l’hanno vista, oggi non c’è individuo che non sappia cosa sia Squid Game o che non l’abbia mai sentita nominare. Data la portata del successo era ovvio che Netflix cavalcasse l’onda e si mettesse al lavoro per produrre una seconda stagione: sebbene quest’ultima non sia stata per ora ufficialmente confermata dalla piattaforma, ci ha pensato lo stesso regista della serie a rassicurare tutti i fan e dire che una seconda stagione di Squid Game è in lavorazione. Ora ci resta solo da scoprire quando questo accadrà, ma verosimilmente – dato che lo stesso regista ha detto che ci vuole tempo per mettere su il prosieguo della storia, essendo la narrazione molto dispendiosa in termini creativi – se ne parlerà per la fine del 2022 come minimo, o ancor più probabilmente con Squid Game ci rivedremo nel 2023.
Una cosa è ormai pressochè certa, comunque: quello che abbiamo visto a Settembre non sarà il finale della serie, ma semplicemente il finale della prima stagione. E proprio nel finale di stagione avviene un evento criptico su cui sono state sfoderate un’infinità di teorie. La domanda in questo caso è: perchè Gi-Hun si tinge i capelli?
Ci ha pensato il regista di Squid Game a dare finalmente una risposta: “Ho provato a immaginarmi nei suoi panni e a quel punto mi sono domandato quale colore di capelli non avrei mai scelto per una tinta. A quel punto ho capito che che Gi-hun non avrebbe mai scelto il rosso. Era una cosa troppo folle per lui, ma penso che sia stata la scelta giusta perché fa venire fuori davvero la sua rabbia interiore”.
Si tratta quindi di un momeno di follia da parte di un personaggio generalmente non così impulsivo, che con questo atto esprime i suoi sentimenti. Smentita, quindi, la brutta teoria che girava sul web rispetto a questo evento.