La serie Zero Zero Zero ideata da Stefano Sollima e adattamento dell’omonimo libro di Roberto Saviano, sta conquistando pubblico e critica. La serie originale Sky, ma sbarcata oltre oceano tramite Amazon Prime Video, ha ricevuto commenti particolarmente lusinghieri da parte di un fan d’eccezione: Stephen King.
Zero Zero Zero era stato presentato in anteprima all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia riscontrando notevoli consensi (qui vi avevamo parlato del trailer). La serie è un intreccio di tre punti di vista spaziali del mondo del traffico della droga. Muovendosi tra Italia, Stati Uniti e Messico ci fa immergere negli aspetti più sordidi e complessi dell’organizzazione e gestione degli spostamenti di grandi quantità di stupefacenti per il mondo.
I volti che animano i suoi protagonisti sono di primo ordine, come: Dane Dehaan (Kill Your Darling, The Amazing Spider-Man 2), Andrea Riseborough (Birdman, Animali Notturni), Gabriel Byrne (I Soliti Sospetti, Stigmate), Giuseppe De Domenico (Euphoria, #Goldfish) e Harold Torres (Run Coyote Run, Sitiados: México).
Il Re della narrativa contemporanea, Stephen King, ha affidato quindi a Twitter le sue considerazioni sia sulla serie in sé che sul cast. Come sempre mai in modo banale:
“ZeroZeroZero (Amazon): difficile credere che vedrò qualcosa di meglio quest’anno. “Angosciante, terrificante, da brividi, epico. Dane Dehaan e Andrea Riseborough sono incandescenti”
Queste le parole affidate alla rete da parte del profilo ufficiale Twitter di Stephen King. Parole che sono un bel attestato di stima per il lavoro svolto dal nostro Sollima e da tutta la produzione. A questo punto, se continueranno, e verranno confermate nelle prossime settimane, le critiche positive di quest’ultimo mese è lecito aspettarsi che ZeroZeroZero possa farci vedere anche una seconda stagione.
Sull’argomento si è espresso lo stesso regista italiano che, senza sbilanciarsi troppo, ha fatto notare come “nonostante ZeroZeroZero sia una serie autoconclusiva, potrebbe anche esserci una seconda stagione, magari seguendo la forma antologica”. Un possibilità del genere non soddisferebbe solo il buon vecchio Stephen King, ma siamo sicuri sarebbe ampiamente apprezzata da tutto il pubblico nostrano e d’oltre oceano.