Stranger Things è certamente uno dei fenomeni mediatici degli ultimi anni. Andata in onda per la prima volta nel 2016, la serie originale Netflix ha avuto un successo immediato e ha lanciato la carriera dei suoi giovanissimi attori protagonisti. Parliamo ovviamente di Millie Bobby Brown (Eleven), Finn Wolfhard (Mike Wheeler), Gaten Matarazzo (Dustin Henderson), Noah Schnapp (Will Byers), Sadie Sink (Max Mayfield) e Caleb McLaughlin, che nella serie interpreta Lucas Sinclair.
Sono passati diversi anni dal debutto della serie su Netflix, gli attori ormai non sono più dei bambini e gli sceneggiatori sono già al lavoro su Stranger Things 5, che sarà anche la stagione conclusiva della serie. É difficile pensare di dire addio a personaggi che in questi anni abbiamo imparato ad amare. Così come è difficile pensare che una serie come Stranger Things, incentrata al di là della fantascienza e dei mostri, su un gruppo di ragazzi che mettono l’amicizia al primo posto, contro ogni pregiudizio, e che sono pronti a rischiare la vita l’uno per l’altro, possa generare atteggiamenti di odio all’interno della sua stessa fanbase. Eppure, c’è qualcuno che a causa del colore della sua pelle ha dovuto subire un trattamento diverso da quello degli altri.
Caleb McLaughlin, che rivedremo come Lucas Sinclair in Stranger Things 5, è stato vittima di comportamenti razzisti da parte dei fan.
Nel corso di un Q&A alla convention Heroes Comic Con Belgium, Caleb McLaughlin ha parlato del razzismo subito in seguito all’uscita della prima stagione di Stranger Things. L’attore, ai tempi quattordicenne, ha rivelato di essersi sentito confuso, soprattutto vedendo che gli altri attori della serie Netflix ottenevano più followers sui social media e più attenzioni positive da parte dei fan rispetto a lui. Alla fine, sono stati i suoi genitori a metterlo davanti alla dura realtà.
Ecco le parole di Caleb McLaughlin:
“Ha decisamente avuto un impatto su di me quando ero un ragazzo più piccolo. Al mio primissimo Comic-Con, alcune persone non venivano nella mia fila perché sono nero. Alcune persone mi hanno detto, “Oh, non voglio stare nella tua fila perché sei stato cattivo con Eleven”. I miei genitori hanno dovuto dirmi, “ É una triste verità, ma è perché sei il ragazzino nero della serie”. Io ho pensato Wow, è pazzesco. Non sono amato perché sono nato con questa bellissima pelle color cioccolato, ma questo è il motivo per cui con la mia piattaforma voglio diffondere positività e amore, perché non voglio restituire l’odio alle persone che hanno dato odio a me”.
Non è la prima volta che Caleb McLaughlin parla del razzismo subito in seguito al successo, tanto più che il trauma subito dall’attore è stato sperimentato ed esplorato anche nella serie Netflix per mezzo del rapporto tra il suo personaggio e quello di Billy Hargrove (Dacre Montgomery). Inoltre, ciò che rende la storia di Caleb McLaughlin ancora più sconcertante, e purtroppo non si tratta di un caso isolato, è che il razzismo nei suoi confronti è arrivato dall’interno della fanbase della sua stessa serie. Ad ogni modo, con le sue parole Caleb McLaughlin ha dimostrato di avere, oltre che un grande talento, una grande maturità e noi non vediamo l’ora di rivederlo nei panni di Lucas Sinclair in Stranger Things 5. Nel frattempo, non possiamo che augurargli il meglio.