Quando una serie tv ha un successo e un seguito come quelli avuti da Stranger Things è possibile che qualcuno cerchi di appropriarsi di meriti che non gli spettano, spargendo voci relative alla reale paternità dell’opera. Non è la prima volta che qualcuno cerca di prendersi i meriti per il loro lavoro citandoli in giudizio. Se le accuse siano fondate o meno lo scopriremo solo prossimamente. Per ora riportiamo quanto abbiamo letto in rete.
Secondo quanto sappiamo, la casa di produzione Irish Rover Entertainment avrebbe fatto causa ai fratelli Duffer per violazione del copyright di una sceneggiatura inedita. I legali della Irish Rover affermano che Stranger Things abbia copiato l’idea di una loro serie tv in fase di pre-produzione, intitolata Totem. A firmare questa sceneggiatura è tale Jeffrey Kennedy, responsabile anche del pilot, delle sequenze, dei personaggi, del tema, dei dialoghi, del taglio stilistico, dell’impostazione e persino del concept art coperto dai diritti d’autore.
Sembra che l’anello di connessione tra i due progetti sia tale Aaron Sims che a quanto pare avrebbe lavorato con Kennedy durante lo sviluppo della sceneggiatura e che poi sarebbe stato assunto come concept artist per le prime due stagioni della serie dei Duffer.
Kennedy ha dichiarato di aver partorito l’idea di Totem ispirandosi alla morte di Clint Osthimer, uno dei suoi amici d’infanzia che soffriva di epilessia. Nella causa si legge:
Durante la loro infanzia nelle aree rurali dell’Indiana, Osthimer e Kennedy dovevano fare costantemente i conti con il ‘demone personale’ di Osthimer, l’epilessia che creava delle ‘docce di fulmini’ nel suo cervello. Queste docce di fulmini o attacchi epilettici lo mandavano in un posto sovrannaturale dove risiedeva il demone.
Totem focalizza l’attenzione su una ragazza di nome Kimimela (o Kimi) che ha delle capacità sovrannaturali e che aiuta i suoi amici a trovare un portale per un mondo alternativo in cui dovranno sconfiggere gli abitanti incluso uno spirito oscuro chiamato Azrael e il suo esercito di Blackwolf (Lupineri).
Nella causa affermano che la premessa di Stranger Things sia una copia esatta della trama di Totem e che la ragazza al posto di chiamarsi Kimimela è stata chiamata Eleven o El in breve e che lo spirito oscuro sia stato sostituito da un altro mostro e dalla sua armata di Demogorgoni.
In risposta alla causa, un rappresentante di Netflix ha affermato a The Wrap:
Il signor Kennedy ha messo in circolazione queste improbabili teorie cospirative per anni, nonostante Netflix gli abbia ripetutamente spiegato che i fratelli Duffer non hanno mai neppure sentito parlare di lui o visto la sua sceneggiatura prima che cominciasse a minacciarli di portarli in tribunale. Dopo esserci rifiutati di cedere alle sue pretese, ha compilato questa causa infondata. C’è moltissima gente che vorrebbe prendersi il merito di aver creato Stranger Things, ma la verità è che questo show è stato concepito dai fratelli Duffer in maniera indipendente ed è il risultato della loro creatività e del loro duro lavoro.
Questa non è la prima volta che ai fratelli Duffer viene fatta causa per via della loro serie tv. Un tale Charles Kessler, nel 2018, dichiarò che i due avessero rubato l’idea di un suo cortometraggio del 2012 intitolato Montauk che sarebbe servito per creare la serie di successo. A maggio dell’anno scorso, però, Kessler ha rinunciato alla causa due giorni prima che il processo cominciasse a Los Angeles dichiarando quanto segue a TMZ:
Questa settimana, dopo aver ascoltato la deposizione del legale esperto che ho assunto, mi è chiaro che nonostante cosa io possa aver creduto in passato, il mio lavoro non aveva niente a che fare con la creazione di Stranger Things. Documenti del 2010 e del 2013 provano che i Duffer stavano creando la loro storia indipendentemente. E come risultato, ho ritirato il miei reclami e non farò più commenti su questa questione.