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Oggi di anni ne ha diciannove, ma ne aveva solo dodici quando fu scritturata per Stranger Things: la giovanissima Millie Bobby Brown ha interpretato il personaggio della silenziosa ma sorprendente Eleven e, adesso, questo viaggio sta per concludersi. Il suo ruolo è stato ampiamente apprezzato e le è valso due nomination agli Emmy. La serie della piattaforma streaming Netflix ha continuato a riscuotere grande successo e la quinta stagione di Stranger Things arriverà l’anno prossimo.
Ricordando i tempi in cui non tutti i commenti erano positivi, Millie Bobby Brown ha espresso i suoi sentimenti nei confronti delle critiche ricevute dagli adulti durante la realizzazione dello show
Parlando con Glamour Magazine, la star ha raccontato di essere stata “penalizzata per aver parlato troppo, per aver condiviso troppo e per essere stata troppo rumorosa“. Gli adulti chiamavano Brown “idiota” e “mocciosa“, il che scoraggiava la giovane attrice dal parlare tanto nelle interviste:
“Siamo bambini, parliamo uno sopra l’altro. Sono stata penalizzata per aver parlato troppo, per aver condiviso troppo, per essere stata troppo rumorosa e per aver cercato di rubare la scena ai colleghi del cast. È difficile sentirlo a 13 anni. Pensi: “Non voglio parlare mai più. Non voglio essere quella persona rumorosa”. Durante le interviste non potevo fare a meno di pensare a tutti i commenti. Così mi sono ricordata di stare in silenzio e di parlare quando mi veniva rivolta la parola, anche se morivo dalla voglia di partecipare. Sentivo che non era il mio turno”.
Nonostante le critiche, Brown ha ottenuto una serie di risultati notevoli per una giovane attrice. Nominata per il suo primo Emmy per Stranger Things a 13 anni, l’attrice è diventata una delle persone più giovani di sempre a ricevere la nomination per il premio. Anche se non ha vinto l’ambita statuetta, essere nominata a un’età così giovane è un’impresa notevole.
A soli 16 anni, ha recitato e fatto da produttore per Enola Holmes, dove interpreta la sorella di Sherlock Holmes. La produzione in età adolescenziale è praticamente sconosciuta alle grandi produzioni hollywoodiane, il che aggiunge un altro aspetto alla carriera che è impressionante in virtù della sua età.
Guardare alla sua carriera sotto questa luce rende ancora più ridicoli i primi detrattori di Stranger Things. Sebbene sia fuori luogo castigare così duramente una tredicenne, chi criticava così aspramente non sapeva ancora con che tipo di potenza si stava confrontando. L’attrice di Stranger Things ha fortunatamente superato queste prime critiche e oggi è uno dei talenti più celebrati e realizzati della sua generazione.
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