Un altro titolo e un altro formato. Per molti versi, in pratica, unโaltra serie. O comunque completamente diversa. La storia delle serie tv รจ piena zeppa di casi del genere, con cambi di programma allโultimo momento che hanno inciso in modo decisivo sul destino di unโopera di successo. Ed รจ il caso anche di Stranger Things, una delle serie piรน fortunate dellโultimo lustro e tra le migliori in assoluto di Netflix. Lo sci-fi, la cui quarta stagione รจ in arrivo il prossimo 27 maggio sulla piattaforma streaming, era infatti nei piani iniziali una serie completamente diversa.
Lโha rivelato in una recente intervista Gaten Matarazzo, interprete del simpaticissimo Dustin in Stranger Things, nel corso di una chiacchierata con Michael Rosenbaum (il Lex Luthor di Smallville). Lโattore racconta: โAccettai il lavoro pensando che avremmo girato a Long Island, a tre ore da casa. Doveva essere una miniserie da tre o quattro episodi, ma dopo che firmai mi dissero: โ Cambio di piani: giriamo in North Carolinaโโ.
E non รจ tutto: nei piani iniziali (e non solo in quelli iniziali), Stranger Things non si intitolava cosรฌ, ma Montauk. Anche questo fu comunicato a Matarazzo in corso dโopera, e alla sua richiesta di spiegazioni sul cambio parlarono di un problema di licenze legato tra le altre cose a una serie di libri intitolata The Montauk Project. La collana, infatti, era incentrata su potenziali esperimenti del governo fatti a Camp Hero, e per questo motivo si arrivรฒ alla Stranger Things che tutto il mondo oggi conosce e ama.
Riassumendo: al posto di quattro stagioni (diventeranno cinque con lโultimo ciclo di episodi) di Stranger Things avremmo avuto tre o quattro puntate di Montauk. Insomma, a conti fatti ci abbiamo guadagnato un poโ tutti. Come spesso accade, la storia delle serie tv puรฒ cambiare nel giro di pochi minuti. E puรฒ cambiare per puro caso.