Suzie mi ricevi? È così che viene introdotto, nel primo episodio di Stranger Things, il personaggio della misteriosa ragazza di Dustin. Che, per il resto delle puntate, rimane avvolto in una nuvola di mistero. Suzie è reale o è solo una delle altre invenzioni di Dustin?
Attenzione!Spoiler
La risposta arriva nel momento del bisogno. Suzie esiste ed è pronta ad aiutare i ragazzi a salvare il mondo, seppur ignara di ciò che stia realmente accadendo. Ed è proprio in questa circostanza che si svolge una delle scene più apprezzate e più belle dell’intera terza stagione di Stranger Things (e a proposito del finale). Per poter prendere le due chiavi che avrebbero spento il macchinario capace di riaprire il passaggio per il Sottosopra, Joyce e Hopper hanno bisogno di un codice. Codice che il povero Alexei aveva rivelato loro, ma tradotto erroneamente da Murray. Hanno assolutamente bisogno di conoscere la costante di Planck.
L’unica a poter aiutare i nostri eroi è Suzie che, però, chiede a Dustin di farle sentire qualcosa. E, in un primo istante, non capiamo a cosa si riferisca, almeno fino a quando questi non comincia a intonare le note di The Neverending Story (La Storia Infinita), brano cantato da Limahl. I fratelli Duffer si sono espressi in merito a questo particolare riferimento all’omonimo film di Wolfgang Petersen del 1984. A quanto pare, inizialmente, non era loro intenzione inserirlo.
Anzi, avrebbero voluto fargli cantare la canzone degli Ent da Il Signore degli Anelli. Ma il fatto che Amazon stia facendo una serie sul capolavoro di J. R. R. Tolkien li ha portati a pensare che probabilmente Netflix non avrebbe gradito la scelta. Sembra proprio che sia stato uno degli sceneggiatori della serie a proporre l’alternativa che si è poi rivelata vincente: La Storia Infinita.
Se volete rivedere la fatidica scena di cui stiamo parlando, in versione integrale, la potete trovare su Youtube, pubblicata da Netflix UK & Ireland. Ve lo lascio qui di seguito.