Suburra si sta avvicinando inesorabilmente alla fine. La serie che narra l’intreccio implacabile e cinico tra potere, Chiesa e malavita sta per concludersi con la terza e ultima stagione, che arriverà sulla piattaforma di Netflix il prossimo venerdì 30 ottobre.
Scopriremo finalmente le vicende che hanno portato i protagonisti alla situazione che abbiamo conosciuto in Suburra – Il film. Conosceremo le ragioni dell’odio che legherà indissolubilmente Aureliano a Spadino, portando i due personaggi al destino che abbiamo conosciuto nel film.
Per fare mente locale e ricordarci con precisione a che punto eravamo rimasti nella storia, quelli di Netflix hanno “scomodato” una voce d’eccezione. Francesco Acquaroli, interprete nella serie del letale e spregiudicato boss Samurai, è la voce narrante di un video prodotto dalla piattaforma in cui viene fatto un sostanziale recap della trama, in vista della stagione finale.
In vista della fine della serie, gli interpreti di Suburra hanno espresso le emozioni che questa inevitabile fine sta provocando. Alessandro Borghi, interprete di Aureliano, si dice addirittura commosso per l’esperienza fatta.
Si porta via tutto ma ti lascia i legami che hanno forgiato sia la mia vita professionale che quella privata. C’è la consapevolezza di aver preso parte a qualcosa di bello. Abbiamo avuto la possibilità di raccontare a fondo i personaggi e ricordo benissimo l’ultimo giorno sul set. Mi sono commosso.
Molto felice di aver avuto la possibilità di prendere parte a un’esperienza del genere anche Giacomo Ferrara, Spadino nella serie.
C’è tanta emozione nel salutare questa serie. Spadino è un personaggio a cui sono affezionato e il set era ormai come una grande famiglia.
Filippo Nigro, interprete del politico Cinaglia, che nasce incorruttibile e diventa il più corrotto di tutti, si dice addirittura aperto a un sequel, pur constatando come la fine della serie chiuda un cerchio narrativo.
Una parte di me egoisticamente avrebbe voluto che la serie continuasse. Cinaglia è un pozzo senza fondo. Ma poi penso che obiettivamente va bene così. La terza stagione chiude un cerchio.