Attenzione: l’articolo contiene spoiler sul finale di Succession!
Sono già passate due settimane dall’uscita dell’episodio finale di Succession, eppure ancora non riusciamo a smettere di pensarci. Nel corso delle quattro stagioni della serie HBO abbiamo seguito con attenzione e col fiato sospeso gli intrighi e le lotte di potere tra i membri della famiglia Roy, posti l’uno contro l’altro nel tentativo di prendere il comando dell’impero mediatico costruito dallo spietato Logan (Brian Cox). E, sebbene la serie abbia mantenuto fede alla promessa implicita nel titolo, designando finalmente il successore, non è certamente una sensazione di vittoria quella che abbiamo provato dopo aver visto il finale.
Nel finale di Succession, With Open Eyes, abbiamo infatti assistito alla caduta di ciascuno dei tre rampolli, prima Roman (Kieran Culkin), poi Shiv (Sarah Snook) e infine Kendall (Jeremy Strong). Come Logan aveva chiaramente già intuito, nessuno dei suoi tre figli, troppo impegnati a farsi la lotta a vicenda e corrosi dalla reciproca invidia, ha dimostrato di avere le carte in regola per prendere il suo posto. Shiv, delusa e tradita da Lukas Matsson (Alexander Skarsgård) e dal marito Tom (Matthew Macfadyen), ha preferito che fosse quest’ultimo ad assumere la posizione di CEO pur di non lasciarla a Kendall, tradendo a sua volta il fratello in extremis. E persino il sorriso sarcastico di Roman, giunto all’amara consapevolezza di essere un bluff, ci è sembrato quasi un finale lieto se paragonato alla totale disperazione di Kendall e alla rassegnazione di Shiv.
In realtà, il fatto che le storie dei personaggi si sarebbero concluse in questo modo, e che la quarta stagione sarebbe stata l’ultima per Succession, non era così scontato.
Kieran Culkin ha rivelato che Jesse Armstrong aveva molte idee per una quinta stagione di Succession (e anche di più)
Nel corso del segmento di Variety Actors on Actors, al quale l’attore ha partecipato insieme a Claire Danes, Kieran Culkin ha spiegato che non solo gli attori del cast non erano certi del fatto che la quarta stagione della serie HBO sarebbe stata l’ultima, ma che persino il creatore della serie, Jesse Armstrong, era indeciso sul da farsi. “Jesse Armstrong, il nostro showrunner-sceneggiatore, non lo sapeva“, ha spiegato l’interprete di Roman.”Mi ha detto prima che la stagione iniziasse che pensava che quella sarebbe stata la fine, ma non lo sapeva“.
L’attore ha infatti rivelato che Armstrong, sebbene l’idea che la quarta stagione sarebbe stata l’ultima fosse già nell’aria, e lo sceneggiatore fosse piuttosto convinto del fatto che sarebbe stato un buon modo per concludere la serie, aveva tantissime idee su una possibile continuazione di Succession. Culkin ha dunque affermato che il creatore della serie ha tenuto lui e il resto del cast sulle spine fino all’ultimo, rivelando loro che la quarta stagione sarebbe stata l’ultima solo alla lettura del copione dell’ultimo episodio.
“In realtà ho smesso di chiedergli cosa sarebbe successo dopo. E questo è il bello: mi è piaciuto. Mi è piaciuto non sapere!“, ha raccontato Kieran Culkin. “E poi quest’anno, lui ha menzionato che sarebbe potuta essere le fine prima che iniziassimo a girare, allora ho iniziato a fargli domande. Mi ha detto cosa sarebbe successo a Logan, e io gli ho chiesto di spiegarmi tutto. Mi ha spiegato l’intera stagione. E quando è arrivato alla fine, ho detto, ‘Beh, sembra che questa sia la fine dello show’. E lui fa, ‘Sì, lo sembra, no? Anche se…’ E allora ha iniziato a parlare di tutte queste idee diverse che aveva in mente… era tipo, ‘Così, su due piedi’. E poi ha semplicemente proposto una fantastica quinta stagione e poi un’altra e poi un’altra. Ci ha tenuto sulle spine per tutto il tempo. C’erano alcuni di noi che erano così sicuri che non ci sarebbe stata un’altra stagione. Per tutto il tempo Sarah Snook, fino alla fine, era tipo, ‘Ci sarà una quinta stagione’. E aveva delle idee molto chiare su come sarebbe stata. Ed solo dopo la lettura del copione dell’episodio finale, lui ce lo ha detto”.
Il finale della serie HBO è sembrato l’ultimo atto di una vera e propria tragedia greca senza alcun vero vincitore, eppure allo stesso tempo la sensazione è che le cose non sarebbero potute andare diversamente.