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Debuttata su Disney+ nel 2022, The Bear è senza dubbio una delle serie più apprezzate degli ultimi anni (ecco perché secondo noi dovreste guardarla). Lo show targato FX con protagonista Jeremy Allen White nei panni del tormentato e ambizioso chef Carmy Berzatto ha conquistato in breve tempo sia il pubblico sia la critica, ritagliandosi un posto nell’olimpo televisivo. Eppure, dopo due stagioni considerate da molti perfette, lo show sembra aver avuto una piccola battuta d’arresto.
Infatti, a differenza delle precedenti, la terza stagione di The Bear non ha incontrato l’unanime approvazione degli spettatori (qui trovate la nostra recensione). Si è trattata, senza dubbio, di una stagione un po’ diversa dalle altre, incentrata più sull’approfondimento delle vicende passate e presenti dei personaggi che su un reale sviluppo della trama. Insomma, per farla breve, c’è chi ha giudicato gli episodi come troppo poveri di eventi, riempitivi, o addirittura lenti e noiosi. Ebbene, recentemente il CEO di FX John Landgraf è sceso in campo per difendere la terza stagione di The Bear.
In un’intervista per Puck, Landgraf ha spiegato che il fatto che la terza stagione di The Bear abbia rallentato il ritmo della serie sia il frutto di una decisione consapevole del suo creatore, Chris Storer. Tanto più che, inizialmente, ciò non era previsto. Storer, infatti, ha deciso in corso d’opera di progettare due stagioni.
“Nick Grad [presidente dei programmi originali FX] e io siamo andati a pranzo insieme a Chris Storer e Josh Senior, il suo socio. Gli abbiamo detto, ‘Siete al punto in cui se voleste proporre più di una stagione, potremmo farlo“, ha raccontato John Landgraf. “‘E potrebbe esservi utile, perché avete degli attori che ora sono star del cinema. Vorranno partecipare ad altri progetti, e potrete capire quando realizzare lo show e quando rilasciarlo’. E loro hanno risposto, ‘No, non possiamo lavorare in questo modo. Vogliamo solo una stagione‘. E allora ne abbiamo ordinata una. E poi mentre la stavano realizzando ci hanno chiamato e hanno detto, ‘Sì, pensiamo di avere due stagioni. Potete cambiare l’ordine da una a due stagioni?‘”
“Penso che la terza stagione di ‘The Bear‘, che è quella a cui ti sei riferito come ‘non altrettanto ben accolta’, sia in assoluto esattamente la stagione di televisione che Chris Storer voleva realizzare“, ha proseguito il CEO di FX. “Si tratta di uno show profondamente personale. Ciò è parte del perché è così buono. Ci sono molti motivi per cui è buono, ma uno di questi è il rapporto tra il creatore, l’autore e i personaggi. E lui è rimasto bloccato molte volte nella sua vita, e voleva realizzare una stagione incentrata sull’essere bloccati. Faccio questo lavoro da molto tempo. Sapevo bene che il ‘blocco’ non è necessariamente la cosa più affascinante da guardare. Ma penso anche che ci siano così tante cose in quella stagione che sono semplicemente degli assoluti capolavori”.
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