The Big Bang Theory è finita nell’occhio del ciclone in questi giorni a causa di un episodio della seconda stagione. L’umorismo dell’amata sitcom, secondo alcuni, sarebbe invecchiato un po’ male e conterrebbe alcune gag che potrebbero risultare offensive. Potrebbe essere il caso di una battuta pronunciata da Raj Koothrappali, che ha mandato su tutte le furie l’analista politico MIthunn Vijay Kumar. E dal momento che la piattaforma di streaming Netflix ha caricato tutte le dodici stagioni, l’uomo ha mandato agli uffici del colosso dello streaming una nota legale per chiedere di rimuovere l’episodio. Se per il momento né un rappresentante di Netflix né uno della sitcom hanno voluto commentare la faccenda, un autore indiano è intervenuto nel dibattito.
Il famoso magnate dei media e scrittore indiano, Pritish Nandy, ha difeso The Big Bang Theory dall’accusa di aver offeso la cultura indiana.
La battuta che ha sollevato un polverone viene pronunciata da Raj nell’episodio The Bad Fish Paradigm, che è andato in onda nel 2008. Nella scena in questione Sheldon, appena trasferitosi a casa di Raj, finiva per offendere il suo amico sminuendo la sua attrice indiana preferita, Aishwarya Rai. Il protagonista la chiamava una “Madhuri Dixit dei poveri”, facendo infuriare Raj, che per difendere la sua attrice del cuore alla fine ha risposto:
“Aishwarya Rai è una dea. In confronto, Madhuri Dixit è una prostituta lebbrosa”.
Sono le parole che il personaggio interpretato da Kunal Nayyar ha rivolto alla nota attrice indiana ad aver fatto finire la sitcom nella bufera. Il famoso magnate dei media e autore indiano, Pritish Nandy, anche se non ha apprezzato l’appellativo che Raj ha rivolto a Madhuri Dixit, ha difeso però la scena di The Big Bang Theory. Inoltre ha spiegato che la battuta di Raj rappresenta esattamente il fanatismo di alcuni fan degli attori famosi o del cricket che in India usano anche termini molto forti per difendere i loro idoli. Ha sottolineato inoltre come la nota legale non possa essere accolta, dal momento che quello che viene espresso non è un’opinione di Netflix o dell’autore della sceneggiatura, ma di un personaggio immaginario. Ecco cosa ha detto a Times of India:
“Non mi piace quel commento, ma la verità è che i fan degli attori, così come i fan del cricket, parlano proprio così. Si sentono molto forti e competitivi quando difendono quelli che gli piacciono e spesso li confrontano in modo sprezzante con gli altri. Questo non è un commento di Netflix su Madhuri. Questo non è nemmeno il punto di vista dell’autore dello spettacolo. Nemmeno dell’attore. È l’opinione di un personaggio immaginario in un’opera di finzione, che illustra come i fan o gli ammiratori parlino dei loro idoli e di coloro che vedono come rivali dei loro idoli. Non è diffamatorio se lo vedi nel vero contesto. Se chiami questa diffamazione, allora l’attore che viene offeso da un collega attore in un dialogo immaginario può citare in giudizio l’altro attore e affermare che il commento fosse personale e non parte di un dialogo immaginario.”
La pensa in modo completamente differente l’analista politico che ha agito contro Netflix e la serie tv, Mithun Vijay Kumar. L’uomo ha spiegato in un post che, secondo lui, quella scena era dispregiativa nei confronti della cultura indiana e molto sessista. Ecco infatti cosa ha scritto nel tweet:
“Come fan di Madhuri Dixit fin dall’infanzia, sono stato profondamente turbato da quei dialoghi. Li ho trovati altamente dispregiativi e offensivi nei confronti della cultura e delle donne indiane. Quindi ho chiesto al mio avvocato di inviare una nota legale a Netflix, chiedendo che rimuovessero l’episodio dalla loro piattaforma. È importante ritenere le società di media responsabili dei contenuti che distribuiscono e spero che @NetflixIndia prenda la questione sul serio”.