Nonostante sia terminata ormai da qualche anno, si parla ancora molto di The Big Bang Theory (ricordate come finisce la serie?). La sitcom viene infatti considerata una delle migliori di sempre, tanto che i fan non vedono l’ora di poter dare un’occhiata agli spin-off che arriveranno in futuro. Sembra, come riportato da BestMovie, che l’idea iniziale del progetto fosse però piuttosto diversa da ciò che abbiamo avuto modo di vedere nel corso degli anni.
The Big Bang Theory doveva essere molto diversa
Come la maggior parte delle serie tv, anche The Big Bang Theory ha dovuto affrontare un lungo periodo di “gestazione” prima di arrivare sul piccolo schermo e farsi conoscere così com’è. All’idea iniziale di Chuck Lorre e Bill Prady sono state apportate diverse modifiche, che hanno portato la sitcom a divenire una delle più amate di sempre. Ma quali erano le prime idee?
In un recente intervento in occasione di una conferenza, Chuck Lorre ha rivelato che nella sua idea iniziale i protagonisti della serie non erano fisici, bensì programmatori. Rivolgendosi a Bill Prady, ha detto: “Non so nemmeno perché tu mi stessi raccontando storie di programmazione informatica ambientate a New York negli anni ’80, e parlando dei ragazzi con cui ha lavorato, questi si sono rivelati affascinanti. Erano profondamente problematici, ma erano affascinanti. Stavamo anche lavorando su un’idea su una giovane donna che si stava trasferendo in una grande città – suona stranamente come Mary Tyler Moore – per iniziare una nuova vita. Così’ c’è stato un momento nella stanza dove ci siamo detti ‘Cosa succederebbe se loro la incontrassero?’“
Una delle idee iniziali vedeva dunque Penny come protagonista assoluta della serie. Tuttavia, il cambio di struttura della storia ha spinto gli ideatori a modificare il ruolo di Penny e a rendere i protagonisti scienziati invece che programmatori.
I protagonisti di The Big Bang Theory dovevano essere programmatori, non scienziati
Per quanto riguarda il cambiamento da programmatori a scienziati, Prady ha affermato: “Chuck Lorre ha continuato a sottolineare che sarebbero dovuti essere davvero intelligenti, ma che non fossero coinvolti in un mondo legato al fare soldi. Ad un certo punto, abbiamo iniziato a parlare di scienza. Me lo ricordo, perché siamo andati a prendere il libro di Richard Feynman, perché l’avevo letto, e così ho detto: ‘Leggeremo di questo tizio, e credo proprio che sia quello che stiamo cercando.’“
Adesso che la serie è finita, noi non possiamo che affermare che le modifiche hanno sicuramente migliorato le idee iniziali dei creatori. Chissà se anche lo spin-off in programma avrà tanto successo quando la serie madre.