La storia di The Crown è giunta al capolinea: l’ultima attesa stagione sarà divisa in due parti e debutterà a novembre su Netflix.
La chiusura dell’acclamata serie tv storica sicuramente rappresenta la fine di un’era per il colosso dello streaming, dal momento che l’opera di Peter Morgan in questi anni ha regalato allo streamer il prestigio di cui aveva bisogno. Grazie alla sua regia cinematografica e alle ottime interpretazioni del cast, The Crown ha stregato il pubblico e la critica arrivando a vincere otto Emmy Awards. Ma la serie tv ha avuto anche il merito di aver fatto appassionare gli spettatori alla storia della monarchia britannica, che è sempre stata circondata di un’aura magica. Le prime cinque stagioni hanno raccontato gli avvenimenti più importanti del regno di Elisabetta II e gli ultimi episodi continueranno a portare avanti la narrazione fino al 2005. Tre attrici hanno condiviso l’onere e l’onore di vestire i panni di una sovrana così amata: in primis c’è stata Claire Foy, dopo il recasting della terza stagione è subentrata Olivia Colman, infine per gli ultimi due cicli di episodi il ruolo è stato affidato ad Imelda Staunton. Sono state tutte e tre delle interpreti eccezionali, che hanno regalato delle sfumature diverse al personaggio della regina Elisabetta II.
Inizialmente però Peter Morgan voleva affidare il ruolo da protagonista in The Crown a una sua vecchia conoscenza: all’attrice Helen Mirren.
La star britannica ha recitato nel corso della sua carriera due volte il ruolo della sovrana britannica e lo ha fatto sempre sotto la direzione di Morgan. È apparsa nel film The Queen, che le ha permesso di vincere il prestigioso premio Oscar, e successivamente si è calata di nuovo nel personaggio nell’opera teatrale The Audience. In vista dell’arrivo della sesta e ultima stagione Peter Morgan ha rilasciato una lunga intervista a Variety nella quale ha svelato qualche anticipazione sugli episodi in arrivo e ha rifletto sull’eredità dello show. Ha ricordato inoltre che originariamente il progetto era molto diverso: aveva pensato di raccontare l’ascesa di Elisabetta II e il suo rapporto con Winston Churchill in un lungometraggio che sarebbe stato distribuito da Netflix. Man mano che sviluppava la sceneggiatura, si è reso conto che avrebbe voluto raccontare altri momenti della sua monarchia e ha pensato di realizzare una narrazione più ampia che si dipanasse attraverso diverse stagioni: così è nata The Crown.
Ted Sarandos, il CEO di Netflix, ha spiegato perché ha deciso fin dall’inizio di sostenere l’ambizioso progetto di Peter Morgan. Ha ricordato: “Dopo ‘The Queen’, dopo ‘The Audience’, il fatto che ci tenesse ancora a raccontare questa storia voleva dire che c’era ancora qualcosa da dire.” Il progetto originale prevedeva anche il ritorno di Helen Mirren nei panni di Elisabetta II, ma Peter Morgan ha avvertito i vertici di Netflix che l’attrice probabilmente avrebbe rifiutato l’offerta. La star britannica aveva già accettato con molte reticenze di tornare a interpretare la sovrana britannica nella piece teatrale, perché temeva di restare ingabbiata in questo ruolo. Per questo motivo l’uomo temeva che Helen Mirren non avrebbe fatto parte del cast della serie, ma non si è voluto arrendere senza aver prima provato. Lui e Ted Sarandos hanno corteggiato l’attrice e hanno fatto pressioni affinché cambiasse idea, ma la donna è rimasta ferma sulla sua posizione. Helen Mirren ha spiegato quali motivi l’hanno spinta a rinunciare a questa opportunità:
“È pericoloso ripetere la stessa interpretazione. Diventa l’unica cosa sulla tua lapide.”