The Crown ce lo ha fatto conoscere nei suoi aspetti meno noti e più controversi, ma anche in quelli con cui era più possibile immedesimarsi. Il principe Filippo, grande amore (ricambiato, nonostante le note scappatelle) della regina Elisabetta, è venuto a mancare questa mattina, nel castello di Windsor. Il prossimo 10 giugno avrebbe tagliato il traguardo dei 100 anni. In The Crown a interpretarlo si sono succeduti Matt Smith e Tobias Menzies (qui trovate le sue impressioni sul personaggio): nella prossima stagione vedremo Jonathan Pryce nel ruolo (qui trovate le ultime info sulla serie e sul nuovo cast). In questo articolo abbiamo messo a confronto i due grandi “esclusi” di The Crown, Filippo e Diana: due persone diversissime ma accomunate da un’estraneità ai protocolli e alle dinamiche della famiglia reale.
Il principe Filippo, il cui titolo all’interno della famiglia reale era Duca di Edimburgo, ha vissuto tutta la vita nell’ombra della sua consorte, Elisabetta. Come ci mostra magnificamente anche The Crown, l’inaspettata successione al trono della primogenita di un secondogenito, evento causato dall’abdicazione dello zio si Elisabetta, ha comportato un cambiamento delle aspettative di vita di Filippo. Che ha sempre sognato una vita tutto sommato semplice, nonostante il matrimonio con l’erede della più importante dinastia reale del globo. Una carriera militare, la passione per il volo, l’infantile entusiasmo con il quale lo abbiamo visto appassionarsi alle cose più svariate (ricordate il bellissimo episodio di The Crown in cui incontra gli astronauti dell’allunaggio?).
Filippo era nipote del re di Grecia ma, come vediamo anche nella serie, il rapporto con il padre era pessimo: le sue sorelle erano note per le loro simpatie naziste e sua madre aveva problemi di salute molto gravi che avevano comportato l’internamento in manicomio. Appena sedicenne, Filippo aveva perso l’amatissima sorella e aveva già visto la madre ricoverata in ospedale psichiatrico. Una vita non facile e tormentata, nonostante la gloria della corona. Anche quella, però, fragile e compromessa: la monarchia ellenica, infatti, era stata spazzata via da una rivoluzione.
Il suo primo e ultimo momento di gloria, all’interno della famiglia reale, Filippo lo ha avuto al matrimonio: sua fu l’idea di aprirlo alla stampa, dimostrandosi molto lungimirante sul potere dei media. Come vediamo in The Crown, solo in quell’occasione Elisabetta sarà obbligata a dire, più per protocollo che per altri motivi, “io ti obbedisco”: per tutta la loro relazione (ben 73 anni di matrimonio), sarà Filippo a obbedire. Dovrà lasciare le sue imprese scalmanate in aereo, troppo pericolose: non potrà nemmeno dare il proprio cognome ai figli.
Tutta la sua vita sarà al servizio dell’istituzione, ovvero Elisabetta: una donna che prima di essere sua moglie è il suo capo, la sua padrona, la sua regina. Un rapporto impossibile e soffocante per entrambi: nonostante questo, un rapporto che si è spezzato solo poche ore fa.
Forse l’unico rimpianto, per il principe Filippo, è essere stato così duro con il figlio Carlo: un’anima così diversa eppure così grottescamente simile a lui da dover essere allontanata, chiusa e repressa nello stesso istituto dove Filippo ha trascorso gli anni della giovinezza. In quella puntata di The Crown, forse una delle migliori della serie, conosciamo l’essenza profonda di un personaggio che, forse, esiste solo in una serie tv: ma se oggi tutto il mondo piange un principe che prima, al massimo, era conosciuto per le sue maldestre gaffe, lo dobbiamo soprattutto a quel gioiello di The Crown.