Leonardo DiCaprio farà parte della serie tv The Devil In The White City di Martin Scorsese. I due hanno lavorato insieme per ben cinque volte e questa volta realizzaranno per Hulu una serie tv. Continua il progetto di Scorsese con il suo atteso film di Netflix The Irishman che uscirà nel 2019, invece, DiCaprio è impegnato nel film C’era una volta a Hollywood che uscirà questa estate.
Il progetto è in produzione da anni. Tom Cruise ha prima acquisito i diritti sul libro nel 2003, ma lo studio ha lasciato scadere i diritti nel 2004 e di nuovo nel 2007 a causa di problemi di budget. Più tardi, Kathryn Bigelow fu incaricata di dirigere e produrre. Fino al 2010 quando DiCaprio si dice sia rimasto affascinato dal soggetto del romanzo, così ha acquistato i diritti. DiCaprio e Scorsese ora si ritroveranno a lavorare insieme ancora una volta su questo piccolo adattamento del libro di Erik Larson, Il diavolo nella città bianca: omicidio, magia e follia.
Secondo Variety Stacey Sher, Rick Yorn, Emma Koskoff e Jennifer Davisson saranno i produttori esecutivi insieme al duo di partenza e con la Paramount Television. La notizia è stata annunciata durante la conferenza stampa di ieri della Television Critics Association in cui il vicepresidente senior di Hulu, Craig Erwich, ha annunciato lo sviluppo del progetto. È l’ultimo progetto di Paramount TV e Hulu dopo Looking For Alaska, con Kristine Froseth e Charlie Plummer. In questo momento non è ancora chiaro se Leonardo DiCaprio avrà un ruolo nello show, può darsi che la sua presenza si limiti solo alla produzione.
Il libro di Larson del 2003 racconta la storia del Dr. H. H. Holmes, un serial killer e l’uomo dietro al “Murder Castle” alla Fiera mondiale di Chicago del 1893. Questo cosiddetto “Castello degli omicidi” era un palazzo costruito per sedurre, torturare e mutilare le giovani donne. The Devil In The White City è un racconto sordido che porta i lettori in un tour di omicidi, romanticismo e mistero nell’età dell’oro. È anche una storia affascinante e ben raccontata, che contrappone la crudeltà umana all’ingenuità umana. Una serie potrebbe essere un modo migliore per adattare il romanzo di quasi 500 pagine.