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The Last of Us è una delle tante serie tv della HBO, che è stata danneggiata dallo sciopero degli sceneggiatori che ha bloccato Hollywood per mesi. Il sindacato della WGA e in seguito quello degli attori hanno deciso di scendere in strada per chiedere migliori condizioni di lavoro e delle leggi che regolamentino l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Per 146 giorni è andato avanti un braccio di ferro tra sceneggiatori, attori e studios, che ha finito per sospendere la produzione di tante produzione statunitensi. Mentre le riprese di House of the Dragon, il fortunato spin-off di Game of Thrones, sono riuscite ad andare avanti in questi mesi, la produzione di altri show è stata momentaneamente fermata. È stato impossibile quindi portare avanti i lavori per realizzare le nuove stagioni di serie di punta come The Last of Us, Euphoria e The White Lotus. Finalmente il 25 settembre è arrivata la notizia che il pubblico attendeva con ansia: lo sciopero è finito, dal momento che la Wga ha raggiunto un accorto soddisfacente con gli Studios. Nonostante gli attori stiano ancora scioperando, la fine della protesta permetterà agli sceneggiatori di tornare a lavorare.
Secondo un recente report di Variety, la HBO ora vuole concentrare gli sforzi degli sceneggiatori su alcune serie tv in particolare (tra cui The Last of Us e House of the Dragon).
Ora che il via libera è arrivato, la rete televisiva intende riparare ai danni e impegnarsi per accelerare la messa in onda di alcune delle sue produzioni più popolari. Per questo motivo il piano è quello di polarizzare le energie di tutti su pochi progetti, che porteranno sicuramente tanti spettatori alla rete. In primis c’è House of the Dragon, lo spin-off dedicato alla casa dei Targaryen, le cui riprese non si sono mai fermate e che per questo dovrebbe andare in onda nel 2024. E poi i vertici sembrano avere le idee molto chiare su quello su cui vogliono puntare: la priorità verrà data alle nuove stagioni di The Last of Us, The White Lotus ed Euphoria. Al contrario non ci sarà molto spazio per delle produzioni totalmente nuove, che in questo momento appaiono estremamente rischiose.
Siamo certi che Craig Mazin, dal canto suo, non veda l’ora di poter tornare a scrivere le sceneggiature di The Last of Us 2. L’uomo ad agosto in un’intervista rilasciata a Entertainment Weekly aveva commentato così lo stop forzato:
“Penso che stia diventando quasi una certezza il fatto che non saremo in grado di iniziare [le riprese], quando speravamo di iniziare, il che è sconvolgente. Siamo tutti impazienti di partire. Questo è ciò per cui siamo nati. Questo è il modo in cui non solo scegliamo di vivere le nostre vite, ma in cui credo che siamo costretti a vivere le nostre vite. Altrimenti perché diavolo dovremmo voler fare questo lavoro assurdo? Posso assicurarti che non è per soldi.“
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