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Cosa hanno in comune The Office e I Soprano, secondo il creatore de I Soprano

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The Office sta per arrivare sulla piattaforma di streaming Netflix: dal 23 ottobre tutte le nove stagioni dell’irriverente comedy saranno disponibili agli abbonati. Dopo che la serie tv è arrivata su Amazon Prime Video è diventata ben presto una delle serie tv più viste dell’anno scorso, dopo che in tanti hanno approfittato del lockdown per recuperare questo gioiellino. Questa non è l’unica serie tv degli anni scorsi che è tornata alla ribalta in questi mesi: anche I Soprano, la famosa serie tv dedicata a Tony Soprano, un boss della mafia italoamericana, è tornata sotto i riflettori. Poco tempo fa infatti è stato annunciato un film prequel che racconterà le origini di Tony e il cui protagonista sarà interpretato dal figlio del compianto James Gandolfini. In queste settimane in cui gli attori e il creatore de I Soprano stanno rilasciando delle interviste per pubblicizzare l’uscita del film The Many Saints of Newark, stanno venendo fuori molte interessanti curiosità sulla serie. David Chase, il creatore della serie, ad esempio ha ricordato come James Gandolfini era solito chiamarlo sul set.

Lo stesso David Chase di recente ha anche riflettuto su un’analogia che sembrerebbe legare la sua serie tv a The Office.

A una prima occhiata le due serie tv non potrebbero sembrare più diverse. I Soprano è una delle serie tv drama più amate e premiate di sempre. Lo show descrive e analizza la stratificata figura di Tony Soprano, un boss della malavita, che è stata a ragion del vero definita dall’ Encicolpedia Britannica una “tra le più complesse della storia della televisione”. The Office è il remake americano della comedy irriverente e politicamente scorretta ideata da Ricky Gervais. A guidare il nutrito e talentuoso cast nella versione americana è Steve Carell, un attore che deve sicuramente ringraziare il personaggio di Michael Scott per il successo che è riuscito a ottenere. La comedy racconta le strampalate avventure dei dipendenti della filiale di Scranton della Dunder Mifflin. Eppure secondo David Chase qualcosa che accomuna questi due show c’è.

Il creatore de I Soprano ha di recente rilasciato un’intervista a Uproxx per promuovere il film The Many Saints of Newark che uscirà nelle sale il prossimo novembre. Nel corso della chiacchierata il giornalista ha riflettuto sul fatto che grazie alle piattaforme di streaming le nuove generazioni stanno recuperando alcune serie tv che sono uscite prima dell’avvento di Internet come I Soprano e The Office. A quel punto Chase ha osservato che c’era qualcosa di molto interessante: entrambi gli show hanno come protagonisti dei personaggi infastiditi e arrabbiati. Ha detto:

“E quello che trovo interessante è che entrambi gli spettacoli riguardano un gruppo di persone infastidite e arrabbiate. […] Beh, ci deve essere qualcosa in questo, che le persone vedono come un riflesso della propria vita o un qualcosa che vogliono vedere. Qualcosa che apparentemente non stanno ottenendo dagli show attuali.”

David Chase ha fatto una riflessione molto calzante, notando come al centro delle due serie tv non ci siano degli eroi, ma degli uomini che sono pieni di frustrazione e rabbia verso il loro lavoro o il mondo in cui si ritrovano a vivere. Ovviamente il modo in cui entrambi gli show affrontano la frustrazione dei protagonisti è completamente diverso, così come impone il linguaggio televisivo del drama da un lato e della comedy dall’altro. Tuttavia, secondo il creatore de I Soprano, quello che il pubblico davvero apprezza di queste due serie tv è la scelta di raccontare questa rabbia e in cui (probabilmente) anche loro si rispecchiano.

Ma in origine The Office avrebbe dovuto avere un altra cosa in comune con il grande drama della HBO, dal momento che a James Gandolfini era stato offerto un ruolo nella serie. A lanciare questa bomba è stato Michael Imperioli, che ha interpretato il ruolo di Christopher Moltisanti ne I Soprano. Quando Ricky Gervais ha partecipato a una puntata di Talking Sopranos condotta da Michael Imperioli e Steve Schirripa, il discorso è presto caduto su The Office. A quel punto Imperioli ha ricordato che, dopo l’addio di Carell, era stato offerto a James Gandolfini l’opportunità di interpretare il nuovo manager della Dunder Mifflin. L’attore sembrava intenzionato ad accettare, ma la HBO è intervenuta e gli ha offerto 3 milioni di dollari per rifiutare la parte. Ricky Gervais ha commentato la vicenda dicendo: Quindi lo hanno pagato per mantenere pura l’eredità de I Soprano? Beh, questa sì che è una buona decisione”.

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