The Office è tra le serie tv comedy più famose, seguite e amate. Ideata da Greg Daniels, remake dell’omonima serie cult britannica ideata da Ricky Gervais e Stephen Merchant, la serie è andata in onda dal 2005 al 2013 con 9 stagioni. Ci ha regalato momenti divertenti e indimenticabili (qui la classifica delle 5 puntate più divertenti), meme e citazioni iconiche (qui le 10 più iconiche).
La serie racconta le vicende di impiegati insoddisfatti e del loro goffo capo Michael Scott, interpretato da Steve Carell, negli uffici della filiale di Scranton dell’azienda cartiera Dunder Mifflin.
Michael lascia l’azienda, e Steve Carell la serie, durante la settima stagione. In un’intervista John Krasinski, interprete di Jim Halpert, ha ricordato la scene finali con il collega, che anche sul set sono state molto emozionanti.
The Office – John Krasinski e Steve Carell si sono emozionati nella scena finale di Jim e Michael
L’addio di Michael nella settima stagione rimane uno dei momenti più toccanti ed emozionanti della serie (e Steve Carell ha spiegato il suo addio dicendo: «Era giunto il momento»). E soprattutto lo è il saluto con Jim, che non accetta un suo addio definitivo e gli dichiara commosso la sua stima e riconoscenza.
In un’intervista con il podcast Capital Official John Krasinski ha rivelato che in quel momento lui e il collega hanno sentito davvero quell’addio. Dice:
“L’addio di Jim a Michael era in realtà il mio addio a Steve Carell, perché quello era il suo ultimo giorno sul set di The Office ed era anche una delle ultime scene da girare. Siamo entrati nell’ufficio, ci siamo guardati e c’è stato questo momento assurdo in cui entrambi abbiamo compreso la realtà di quello che stavamo facendo.
Avremmo fatto finta di dirci addio come personaggi quando in realtà lo stavamo facendo davvero. Ci sono voluti 17 take prima che uno di noi due dicesse qualcosa, perché appena davano l’azione cominciavamo a emozionarci. È stato davvero uno dei momenti più sentiti ed emozionanti che ho condiviso con lui. Quelle erano lacrime vere“.
Qui di seguito trovate l’intervista: