Vai al contenuto
Home » News

The Penguin, Colin Farrell irriconoscibile: «Non trovavo più me stesso. Esperienza molto potente»

Un'immagine di 'Oz', interpretato da Colin Farrell, in The Penguin
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

La miniserie The Penguin, che vede Colin Farrell prestare il volto al personaggio di Oswald Cobblepot, è uno spin-off del film The Batman. La trama segue le vicende del protagonista e della sua vita criminale nella città di Gotham. Nonostante Oz Cobb sia inizialmente soltanto un tirapiedi della famiglia Falcone, infatti, sa bene che il suo destino è un altro.

Colin Farrell è Oz Cobb in The Penguin

Colin Farrell, che appare a dir poco irriconoscibile sotto chili di lattice, ha affermato di aver trovato in Oz Cobb un personaggio tutto da scoprire. In occasione della presentazione della serie e intervista da Rolling Stone, a Londra, ha infatti affermato: “Oz Cobb è un personaggio complesso, molto più di quello che abbiamo conosciuto nel film di Matt Reeves, dove il suo era un ruolo quasi da spalla comica. Qui è completamente diverso, c’è un’introspezione psicologica profonda e sebbene il Pinguino sia noto come il solo cattivo mentalmente sano nella galleria dei personaggi dell’universo di Batman, il nostro Oz decisamente non può essere considerato come il tipo più sano del circondario”

Quando gli è stato chiesto se ci fosse effettivamente qualcosa di buono in questo personaggio, ha continuato: “Non lo so, se c’è qualcosa forse lo scopriremo alla fine della serie. Ma è indubbio che abbia un legame fortissimo con sua madre e che il rapporto con il giovane Victor (interpretato da Rhenzy Feliz, ndr), che prende sotto la sua ala dopo aver deciso di non ucciderlo, è una sorta di relazione padre-figlio, e vede nel ragazzo una proiezione di sé, dato che entrambi sono segnati da una forma di disabilità. Ma più di qualunque altra cosa, Oz prova disprezzo nei confronti di quel mondo fatto di gente ricca ma che considera inferiore intellettualmente a lui. È sicuro di meritare di più e vuole prendersi quel potere che gli spetta”

The Penguin, Colin Farrell parla del “suo” Pinguino

Di vitale importanza nella preparazione del personaggio è stato ovviamente il trucco, che ha reso Farrell praticamente irriconoscibile. Ecco le sue parole a tal proposito: “Per me è stata una prima volta, non avevo mai avuto modo di perdere completamente percezione di me sotto il trucco e devo dire che è stata un’esperienza molto liberatoria. Alla fine delle tre ore di trucco a cui mi sottoponevo ogni giorno mi guardavo allo specchio e non sapevo chi stessi guardando, talvolta mi cercavo guardandomi negli occhi e non mi trovavo. Durante quelle tre ore di trasformazione, e anche dopo, hai la possibilità di entrare a fondo nella mente di quest’uomo e poi assecondare il tuo corpo a una fisicità e una gestualità tutta sua. Davvero, è stata un’esperienza molto potente”

E voi, cosa pensate del Pinguino di Farrell? Vi ricordiamo che proprio l’attore, in passato, ha già svelato le sue interpretazioni preferite. Qui, inoltre, potete già trovare la nostra recensione senza spoiler della serie in questione.