Paul Wesley è noto principalmente per il ruolo ricoperto in The Vampire Diaries, celebre serie in cui ha interpretato il vampiro Stefan Salvatore. L’attore, recentemente intervistato da InStyle, ha raccontato cos’ha provato dopo aver lasciato il ruolo avuto per ben otto stagioni e, nonostante non abbia mai rinnegato nulla del proprio passato, ha ammesso di voler fare tutt’altro da oggi in poi.
Dopo The Vampire Diaries, Paul Wesley non vuole più interpretare un vampiro
Nel corso dell’intervista, l’attore ha affermato: “Non mi manca davvero nulla dell’interpretarlo, e non lo dico in senso negativo. Otto anni sono tanti e sono felice di essere andato avanti. Ho adorato la sua dinamicità, perché lo spettacolo è andato avanti per tanto tempo. Per far sì che non diventasse monotono, ogni stagione, ha avuto un arco narrativo diverso. Ad un certo punto era malvagio. Ha iniziato come un bravo ragazzo ed ha finito come un bravo ragazzo. Alla fine mi è piaciuta la sfida di cercare di mantenere fresco il personaggio“. Nonostante le sue parole, Wesley ha specificato che non rinnega affatto il ruolo che l’ha reso famoso: “Quando vengo riconosciuto, è grazie a Stefan. È la cosa più grande che io abbia mai fatto nella mia carriera, per quanto riguarda la popolarità. Ho interpretato un sacco di ruoli dopo The Vampire Diaries, ma niente è stato così popolare. Quindi penso che l’unica da fare in questi casi è ottenere un nuovo ruolo che possa porre l’attenzione su te stesso e non sul personaggi che interpreti. Non farei mai niente con un altro vampiro, punto, figuriamoci Vampire Diaries“
Paul Wesley è grato della grande opportunità avuta con The Vampire Diaries
Proprio per quanto riguarda la serie in questione anche Nina Dobrev, che nello show è stata Elena Gilbert, è stata recentemente intervistata per Live with Kelly & Mark e ha ammesso di aver dovuto scegliere tra il ruolo in The Vampire Diaries e un posto nel cast del dramma d’epoca della HBO Boardwalk Empire. L’attrice ha infatti affermato: “Non mi è stato permesso di fare il test sia per Vampire Diaries che per Boardwalk Empire. E non sapevo, tipo, come si fa a prendere una decisione?… Credo che il fattore decisivo sia stato il fatto che avevo 19 o 20 anni e Boardwalk Empire mi ha fatto firmare una clausola di nudità. Ma non era nella sceneggiatura. Era come se, a un certo punto, ci potesse essere del nudo e tu dovessi farlo”. Chissà come sarebbe stata la serie senza Dobrev?