The Walking Dead paga gli attori per fare meno apparizioni alle convention: così sostiene l’attore Michael Cudlitzm interprete di Abraham nella serie. Dopo aver debuttato su AMC nel 2010, il survival horror con gli zombie basato sulla serie di fumetti di Robert Kirkman e Tony Moore è diventato rapidamente un vero e proprio cult. Ora che The Walking Dead è vicino alla fine, è il momento di espandere il suo universo, in due modi: riservando più spazio a Negan, come vi abbiamo raccontato in questo articolo, e tentando la strada della commedia, come potete leggere qui. Ma tenendosi già pronti per il dopo: è stato annunciato un film su Rick Grimes che vedrà nuovamente Andrew Lincoln, ormai scomparso dalla serie.
Nonostante negli ultimi anni e da ormai qualche stagione The Walking Dead abbia ormai perso il suo lustro iniziale, i suoi attori sono ancora un’enorme attrazione alle convention. A quanto sembra, soprattutto durante le stagioni precedenti, c’è stato un momento in cui gli attori di The Walking Dead stavano partecipando a un po’ troppe convention, portando la AMC a dover inventare una risoluzione a dir poco inedita.
In una recente intervista per il podcast Inside of You con Michael Rosenbaum, l’ex attore di The Walking Dead Michael Cudlitz (che ha interpretato Abraham nello show fino a quando il suo personaggio è stato brutalmente assassinato da Negan, in una delle scene più terribili dell’intera serie) ha rivelato che la rete in realtà pagava più soldi agli attori se accettavano di ridurre le loro partecipazioni alle convention. Ecco cosa ha spiegato l’attore nel corso del podcast:
“Ti pagavano un po’ di più per ogni episodio per non fare un numero X di convention … Perché alcune persone le facevano ogni fine settimana e questo interferiva con il programma di lavoro. Non valeva certo per tutti: per quelli più famosi come Norman Reedus era diverso. Le sue partecipazioni alle convention sono state distanziate nel tempo, hanno sfruttato la sua presenza più che potevano perché era un bel risultato averlo lì. Gli è costato un bel po’ fisicamente farlo. Ma c’erano alcune persone che ne stavano facendo davvero troppe”.
Le convention sono ovviamente una grande fonte di entrate extra per gli attori e altri creativi associati a vari film e show televisivi, e sembra che per alcuni membri non così famosi del cast di The Walking Dead stessero cercando di partecipare a più incontri possibile per massimizzare questo flusso di entrate aggiuntive. Secondo Michael Cudlitz la situazione è degenerata al punto che la loro presenza a così tante convention è diventata effettivamente dannosa per il loro lavoro principale, che era comunque quello di essere attori in The Walking Dead.
Questa storia, raccontata da un ex attore di The Walking Dead, solleva una questione interessante sul ruolo delle convention nel mantenere il fandom e su come quel circuito possa effettivamente diventare importante per gli attori le cui carriere non sono certo allo stesso livello di altre star come Norman Reedus. In effetti, se ci pensiamo, deve essere piuttosto triste e un po’ grottesco che un attore associato a un famoso film horror o di fantascienza si guadagni da vivere facendo apparizioni alle convention fino a che vecchiaia non sopraggiunga.
È altresì vero che che alcuni membri del cast di The Walking Dead hanno da un lato cercato di “mungere” il più possibile il circuito delle convention mentre la serie era ancora all’apice della sua popolarità, dall’altro abbiano costretto la rete a ricompensarli finanziariamente per aver detto no alle convention, in modo essere pronti a lavorare proprio per lo show che li ha resi famosi. Sarebbe interessante sapere se qualche attore ha mai scelto di partecipare alle convention, rinunciando all’accordo offerto dalla casa produttrice di The Walking Dead.