The Walking Dead, l’amata serie survival horror, è arrivata al capolinea: il prossimo 21 novembre arriverà su Disney+ l’ultimo episodio che segnerà la fine di un’era. Anche se negli ultimi anni si è beccata diverse critiche ed è stata annoverata tra quelle serie che si sono trascinate talmente a lungo da scadere nel ridicolo, è innegabile l’enorme successo che ha ottenuto. Il franchise di The Walking Dead resta quindi uno dei più redditizi della AMC, come dimostrano i numerosi spin-off della serie tv e la produzione di altri due show dedicati a due dei personaggi più amati (uno con protagonista Rick Grimes e l’altro che racconterà la storia di Daryl Dixon). E chissà che una delle serie tv attualmente in lavorazione non potrà essere considerato uno spin-off all’altezza della serie madre. Intanto c’è grande attesa per l’ultimo episodio nel quale potrebbe esserci la notizia che attendiamo da sempre.
Dietro le quinte di The Walking Dead c’è un clima rovente: Robert Kirkman, infatti, ha fatto causa alla AMC.
Robert Kirkman non è solo l’autore dei fumetti che hanno ispirato la serie, ma figura anche tra i produttori di The Walking Dead. Ora lui e il resto dei produttori accusano la AMC Networks di aver sfruttato il franchise di The Walking Dead per guadagnare miliardi di dollari, senza dividere equamente i guadagni con i produttori. A dare la notizia è stato Deadline, i cui giornalisti hanno avuto accesso anche ai documenti depositati alla Corte Suprema di Los Angeles. Il contenzioso è stato scatenato dall’esistenza di una definizione riguardante le entrate lorde (la MAGR) con la quale la AMC Networks avrebbe impedito ai querelanti di ottenere quanto gli spettava. Robert Kirkman e il resto dei produttori esecutivi hanno fatto causa per 200 milioni di dollari al network e chiedono di ottenere gli stessi diritti riservati a Frank Darabont, che figura come ideatore della serie. Nei documenti processuali, che sono stati divulgati da Deadline, si legge:
“Anche se AMC Networks ha sfruttato le idee e i servizi dei querelanti per guadagnare miliardi con il franchise di The Walking Dead, il network ha emesso una definizione MAGR che, nella sua forma originale, non avrebbe pagato un solo dollaro di partecipazione ai profitti ai querelanti. Non sorprende che la definizione di MAGR della AMC abbia scatenato una tempesta di controversie con i talenti creativi di The Walking Dead, che alla fine sono sfociate in un contenzioso. I querelanti hanno diritto allo stesso trattamento riservato a Frank Darabont per quanto riguarda i suoi interessi MAGR, e hanno quindi diritto a veder applicata la stessa valutazione ai loro interessi MAGR, che, collettivamente, superano quelli di Darabont e CAA“
Uno degli avvocati della AMC Networks è intervenuto immediatamente per difendere la condotta della rete e respingere le accuse dei produttori esecutivi dello show. Secondo quanto ha affermato, la richiesta dei querelanti non si baserebbe affatto su prove solide e questa causa sarebbe semplicemente un modo per cercare di estorcere altro denaro. Ha detto infatti:
“Robert Kirkman, David Alpert e il resto di questi querelanti hanno visto le loro maggiori rivendicazioni contro AMC Networks respinte dal tribunale due volte, quindi ora sono tornati con un’altra causa. E un’altra causa significa un altro tentativo di riscrivere i loro accordi ed estrarre ancora più milioni di quelli hanno già ricevuto, e che riceveranno in futuro, per la loro partecipazione agli utili in The Walking Dead. Questa è solo un’altra grossolana richiesta di denaro. Siamo fiduciosi che fallirà , così come i loro precedenti tentativi”.
Non è la prima volta che Robert Kirkman fa causa alla AMC Networks per questo contenzioso: lo scorso anno la Corte Suprema aveva deliberato a favore del network e Kirkman aveva accettato di patteggiare. Ora ha intrapreso una nuova lotta legale nella speranza di riuscire a ribaltare il precedente verdetto. Vedremo se alla fine riuscirà a spuntarla.